Il tonno è un pesce marino appartenente alla famiglia degli Scombridi, apprezzato in tutto il mondo per la sua carne compatta, saporita e ricca di nutrienti. Vive nei mari tropicali e temperati, spesso in grandi banchi, ed è noto per la sua velocità e resistenza. Le specie più conosciute sono il tonno rosso, il pinna gialla (yellowfin), il tonnetto striato (skipjack) e l’alalunga.
La carne di questo pesce, rosa o rossa a seconda della specie, è ricca di proteine e si può consumare in diverse forme: fresca, surgelata o conservata sott’olio o al naturale. Il formato fresco è particolarmente apprezzato per grigliate, tartare e cotture brevi, mentre quello in scatola è molto diffuso grazie alla sua praticità e lunga durata.
In cucina, il tonno è un ingrediente estremamente versatile, presente sia in piatti semplici che gourmet. Oltre al gusto pieno, offre un ottimo profilo nutrizionale, diventando un’alternativa alla carne nelle diete proteiche o ipocaloriche.
Origini e storia del tonno
Il consumo di tonno ha origini antichissime. Già i Fenici, i Greci e i Romani pescavano il tonno rosso nel Mediterraneo, valorizzando ogni parte del pesce. Nell’antica Roma il garum, una salsa ottenuta dalla fermentazione del tonno, era considerata una delizia.
Nel corso dei secoli, la pesca del tonno ha assunto un ruolo centrale nelle economie costiere, specialmente in Sicilia, Sardegna e Spagna. Le tonnare, cioè gli impianti fissi per la cattura dei tonni in migrazione, sono state per secoli il cuore della tradizione ittica mediterranea.
Oggi la pesca è regolamentata per proteggere le specie più a rischio, come il tonno rosso, ma la domanda globale è ancora altissima. Il tonno si è diffuso anche in Asia, dove viene utilizzato crudo per sushi e sashimi, diventando un protagonista della cucina giapponese moderna.
Caratteristiche principali del tonno
Il tonno è un pesce pelagico di grandi dimensioni, con corpo fusiforme e muscoloso. Può raggiungere anche i 3 metri di lunghezza e oltre 600 kg di peso, come nel caso del tonno rosso. Le sue carni sono sode, poco grasse e molto nutrienti.
Il colore della carne varia da rosa chiaro a rosso intenso a seconda della specie e della parte del pesce. I tagli più pregiati sono quelli della ventresca e del trancio centrale, ideali per preparazioni a crudo o cotture brevi. Ha un sapore ricco ma non invadente, con una consistenza compatta e succosa.
Viene venduto in diversi formati: fresco al banco pesce, surgelato in tranci o filetti, conservato sott’olio o al naturale, oppure affumicato e lavorato in prodotti gourmet. Il tonno ha il vantaggio di essere facile da cucinare, veloce e adatto a piatti leggeri o ricchi, a seconda degli ingredienti.
Varietà e tipi di tonno
Le varietà di tonno più diffuse in commercio sono:
- Tonno rosso (Thunnus thynnus): pregiato, carne rossa e sapore intenso, ideale per crudo
- Pinna gialla (Thunnus albacares): tra i più usati in scatola, gusto delicato
- Tonnetto striato (Katsuwonus pelamis): per conserve e scatolette, gusto più marcato
- Alalunga (Thunnus alalunga): carne chiara e fine, usato anche per affumicati
- Bianco o albacore: diffuso in America, carne chiara e tenera
A seconda della lavorazione, si distinguono anche:
- Sott’olio: pratico e saporito, ideale per insalate e sughi
- Al naturale: più leggero, consigliato per diete
- Ventresca: parte più grassa e tenera, molto apprezzata
- Affumicato: ideale per antipasti e carpacci
- Crudo (sushi-grade): qualità alta, adatto per sashimi e tartare
Come scegliere il tonno?
Per acquistare un buon prodotto fresco, verifica che la carne sia lucida, compatta e di colore uniforme, senza odori sgradevoli o zone scure. I tranci devono risultare umidi ma non viscidi e privi di striature marcate.
Per quanto riguarda le conserve, controlla l’etichetta: meglio preferire confezioni lavorate a mano, con pochi ingredienti e condite con olio di qualità o acqua. La dicitura “filetti” segnala una lavorazione più curata rispetto alla “polpa”.
Fai attenzione anche alla provenienza: scegli referenze certificate Dolphin Safe o provenienti da pesca sostenibile, più sicure sia dal punto di vista ambientale che qualitativo.
Come conservare il tonno?
Il prodotto fresco va tenuto in frigorifero a 0–2°C per massimo 24–48 ore, meglio se avvolto in carta assorbente e chiuso in un contenitore. È preferibile consumarlo il prima possibile, soprattutto se destinato a preparazioni a crudo.
Quello in scatola, una volta aperto, va trasferito in un barattolo di vetro con coperchio e consumato entro 2–3 giorni. Lo stesso vale per le versioni sottovuoto o in busta.
Nel caso del pesce crudo, è possibile congelarlo a -18°C per sicurezza igienica, soprattutto se si prevede di servirlo senza cottura. I tranci già cotti si mantengono in frigorifero per un massimo di 1–2 giorni.
Come cucinare il tonno: metodi e tempi di cottura
Il tonno si presta a numerosi metodi di cottura, grazie alla sua carne compatta e saporita. È importante però non cuocerlo troppo a lungo, per evitare che diventi secco. La parte esterna può essere ben dorata, ma l’interno dovrebbe restare rosato o appena cotto.
Ecco i principali metodi di cottura:
- Alla griglia o alla piastra: tranci spessi 2–3 cm, cottura 2–3 minuti per lato
- In padella: a cubetti o filetti, 5–6 minuti con olio e aromi
- In forno: con pomodorini e olive, 180°C per 15–18 minuti
- Al vapore: per una versione più leggera, 8–10 minuti
- Crudo (tartare o carpaccio): solo se abbattuto, tagliato finemente e condito
- Sott’olio (cottura confit): a bassa temperatura in olio aromatizzato per 30 minuti
- In umido o con sugo: con passata di pomodoro, capperi, acciughe e vino bianco
Le parti più adatte alla cottura sono i tranci centrali. La ventresca, più morbida e grassa, è perfetta anche al naturale o appena scottata.
Come utilizzare il tonno in cucina?
Il tonno è un ingrediente estremamente duttile, capace di arricchire ogni tipo di piatto, dai più semplici ai più elaborati. Si può usare freddo, caldo, crudo o cotto, in antipasti, primi, secondi o piatti unici. La sua versatilità lo rende protagonista della cucina mediterranea, asiatica e internazionale.
Ecco alcuni modi per usarlo in cucina:
- Insalate fredde: al naturale con fagioli, pomodori, cipolla o verdure grigliate
- Paste e sughi: sott’olio con capperi e olive o in crema con panna e limone
- Tartare e carpacci: crudo marinato con agrumi, zenzero, salsa di soia
- Secondi piatti: grigliato con verdure, al sesamo o in crosta di erbe
- Piatti etnici: poke bowl con riso e avocado, sushi, maki o tonno scottato alla giapponese
- Farciture: tramezzini, piadine, panini gourmet con maionese o yogurt
- Torte salate: con zucchine, cipolle o pomodorini e uova
- Polpette o burger: con patate lesse, pane grattugiato e prezzemolo
Abbinamenti consigliati
Il tonno si abbina a sapori sia freschi che decisi, grazie al suo gusto intenso ma equilibrato. I migliori abbinamenti esaltano la sapidità del pesce o ne contrastano la grassezza con elementi acidi o croccanti.
Ingredienti ideali da abbinare:
- Verdure: pomodorini, peperoni, cipolla rossa, zucchine, melanzane
- Frutta: avocado, mango, lime, arancia
- Spezie: pepe nero, paprika, coriandolo, sesamo
- Erbe: prezzemolo, basilico, timo, origano
- Salse: soia, maionese, vinaigrette agli agrumi
- Cereali: riso, cous cous, farro, orzo
- Vini: bianchi freschi per tonno crudo, rosati o rossi giovani per tonno grigliato
Benefici per la salute del tonno
Il tonno è una fonte eccellente di proteine ad alto valore biologico, povero di carboidrati e ricco di grassi buoni Omega-3, che contribuiscono a ridurre il colesterolo e proteggere cuore e cervello.
I principali benefici includono:
- Favorisce lo sviluppo muscolare grazie all’elevato contenuto proteico
- Ricco di ferro, selenio e fosforo, utili per il metabolismo
- Apporta vitamine del gruppo B (soprattutto B12 e niacina)
- Aiuta la funzione cardiovascolare e riduce trigliceridi e pressione
- È saziante e adatto a regimi ipocalorici
- Sostiene la salute del cervello grazie agli Omega-3
È consigliabile limitarne il consumo a 2–3 volte a settimana per evitare l’eccesso di metalli pesanti, soprattutto nel caso di tonno rosso o conservato.
Proprietà nutrizionali (per 100 g)
Nutriente | Tonno fresco | Tonno in scatola sgocciolato |
---|---|---|
Energia | 144 kcal | 190 kcal |
Proteine | 23 g | 26 g |
Grassi | 5 g | 8 g |
Carboidrati | 0 g | 0 g |
Omega-3 | 0,8 g | 0,7 g |
Ferro | 1,2 mg | 1 mg |
Vitamina B12 | 10 µg | 2,5 µg |
Selenio | 80 µg | 65 µg |
Differenze con altri pesci simili
Il tonno viene spesso paragonato ad altri pesci dalla carne compatta, ma presenta caratteristiche ben distinte:
- Rispetto allo sgombro: ha un sapore più delicato e meno grasso
- Rispetto al pesce spada: è più tenero e meno fibroso
- Rispetto al salmone: ha meno grassi e un gusto meno dolciastro
- Rispetto alla palamita: ha carne più chiara e meno intensa
Inoltre, il tonno è più versatile in cucina, soprattutto nelle versioni conservate.
Curiosità
- È uno dei pesci più veloci del mondo, può raggiungere 70 km/h
- Il tonno rosso è considerato una delle specie più pregiate in Giappone
- Le tonnare tradizionali siciliane sono tra le più antiche d’Europa
- In cucina giapponese, il tonno è diviso in tagli con nomi specifici: akami, chutoro, otoro
- Esiste anche una versione vegana, a base di proteine vegetali, usato nelle alternative plant-based
Conclusioni
Il tonno è un alimento ricco, sano e pratico, capace di adattarsi a tantissime preparazioni. Che sia fresco, grigliato, crudo o sott’olio, il suo profilo nutrizionale lo rende una scelta eccellente per una dieta equilibrata, gustosa e varia.
Perfetto in insalate, sughi, secondi piatti e preparazioni fredde o calde, si abbina facilmente ad altri ingredienti e soddisfa ogni tipo di cucina. Un ingrediente che non dovrebbe mai mancare nella dispensa o nel freezer di chi ama cucinare con gusto e intelligenza.
Domande frequenti (FAQ) sul tonno
Il tonno si può mangiare crudo?
Sì, ma solo se abbattuto a -20°C per almeno 24 ore. Mai consumare crudo tonno fresco non abbattuto.
Quante volte a settimana si può mangiare?
Si consiglia 2–3 volte a settimana, variando tra fresco, sott’olio e al naturale.
Meglio tonno sott’olio o al naturale?
Dipende dalle esigenze. Al naturale è più leggero, sott’olio è più saporito.
Fa ingrassare?
No, se consumato con moderazione. È ricco di proteine e povero di carboidrati.
Qual è la parte più pregiata?
La ventresca, tenera e saporita, usata anche per sushi e conserve gourmet.