Lo Cherry, noto anche come Sherry, è un vino liquoroso tradizionale prodotto nella regione di Jerez de la Frontera, situata in Andalusia, Spagna. Questo vino è unico per il suo metodo di produzione, che prevede l’utilizzo del sistema di invecchiamento a solera, un processo in cui vini di diverse annate vengono miscelati gradualmente in botti di rovere, conferendo allo Sherry il suo gusto complesso e distintivo.
Le principali uve utilizzate per la produzione dello Cherry sono:
- Palomino, ideale per le varianti secche.
- Pedro Ximénez e Moscatel, che conferiscono dolcezza e profondità ai vini più dolci.
Lo Cherry si presenta in diverse tipologie, dalle più secche, come il Fino e il Manzanilla, alle più dolci, come il Pedro Ximénez e il Cream, che sono spesso servite come vini da dessert o utilizzate in cucina per arricchire piatti e salse.
Origine e Storia dello Cherry (Sherry)
Le origini del cherry risalgono all’epoca romana, quando i vigneti della regione di Jerez iniziarono a essere coltivati intensamente. Durante la dominazione moresca, le tecniche di vinificazione furono perfezionate, e nel XVI secolo il cherry divenne uno dei vini più esportati verso l’Inghilterra, dove ancora oggi gode di grande popolarità.
Varietà di Cherry
Esistono diverse varietà di cherry, ognuna con caratteristiche uniche:
- Fino: secco, di colore chiaro e con note di mandorla
- Manzanilla: simile al Fino, ma prodotto esclusivamente nella città di Sanlúcar de Barrameda, con un gusto più salino
- Amontillado: inizialmente secco come il Fino, ma con un affinamento che gli conferisce note più complesse e tostate
- Oloroso: più scuro e strutturato, con note di noci e caramello
- Pedro Ximénez (PX): estremamente dolce, con sentori di uva passa e miele
- Cream: una miscela di Oloroso e Pedro Ximénez, con una dolcezza equilibrata
Proprietà e Benefici
Pur essendo un vino liquoroso, il cherry contiene alcune proprietà benefiche se consumato con moderazione:
- Ricco di antiossidanti: aiuta a contrastare lo stress ossidativo
- Stimola la digestione: spesso servito come digestivo dopo i pasti
- Favorisce la circolazione: alcuni composti fenolici possono contribuire alla salute cardiovascolare
Come Degustarlo al Meglio
Il cherry va servito alla giusta temperatura per esaltare i suoi aromi:
- Fino e Manzanilla: 7-9°C, ideali come aperitivo
- Amontillado e Oloroso: 12-14°C, perfetti con piatti più strutturati
- Pedro Ximénez e Cream: 14-16°C, ottimi da dessert
Si consiglia di utilizzare bicchieri da degustazione simili a quelli del vino bianco per apprezzare meglio il bouquet aromatico.
Abbinamenti Gastronomici
Il cherry si abbina perfettamente a diverse tipologie di cibo:
- Fino e Manzanilla: tapas, olive, prosciutto iberico, frutti di mare
- Amontillado: carni bianche, funghi, formaggi semi-stagionati
- Oloroso: carni rosse, selvaggina, stufati
- Pedro Ximénez: dolci al cioccolato, gelato, formaggi erborinati
- Cream: frutta secca, dolci a base di crema o caramello
Conservazione
Il cherry va conservato correttamente per mantenere intatte le sue caratteristiche:
- Bottiglie chiuse: in un luogo fresco e buio, in posizione verticale
- Bottiglie aperte:
- Fino e Manzanilla: da consumare entro una settimana
- Amontillado e Oloroso: fino a due mesi
- Pedro Ximénez e Cream: fino a sei mesi
Si consiglia di conservarlo in frigorifero dopo l’apertura per preservarne la freschezza.
Curiosità
- Il nome “sherry” deriva dall’antico nome moresco della città di Jerez, “Sherish”
- Nel XVI secolo il cherry era il vino preferito della regina Elisabetta I d’Inghilterra
- Alcuni produttori usano ancora il metodo della “solera”, che prevede il blending di vini di diverse annate per mantenere un gusto costante
Conclusione
Il cherry è un vino straordinario con una lunga tradizione e una varietà di gusti che lo rendono adatto a molte occasioni. Grazie alla sua versatilità in cucina e ai suoi aromi unici, rappresenta una scelta raffinata per intenditori e amanti del buon bere.