Telline

Gruppo di telline con gusci affusolati e sfumature naturali su sfondo bianco

Le telline sono piccoli molluschi bivalvi appartenenti alla famiglia Donacidae, molto simili alle vongole ma di dimensioni più contenute e di forma più affusolata. Sono anche note con nomi locali come arselle, in particolare nelle regioni costiere del centro e sud Italia. Vivono in fondali sabbiosi poco profondi, specialmente lungo le spiagge, e vengono raccolte a mano o con piccoli rastrelli, spesso dai pescatori locali.

La loro conchiglia è sottile e liscia, con colori che variano dal grigio al beige, talvolta con sfumature rosa, lilla o arancio. Il sapore è molto delicato e iodato, perfetto per esaltare piatti semplici di mare. La carne delle telline è tenera, poco gommosa e si cuoce in pochi minuti.

Sono apprezzate soprattutto per il loro utilizzo nella cucina tradizionale mediterranea, dove vengono impiegate in ricette leggere e aromatiche. In Italia sono particolarmente diffuse nel Lazio, in Campania e in Sardegna, dove vengono consumate fresche, appena pescate.

Origini e storia delle telline

Le telline sono presenti lungo le coste sabbiose del Mar Mediterraneo e dell’Oceano Atlantico orientale. Da sempre considerate un prodotto povero ma prezioso, venivano raccolte dalle famiglie di pescatori e cucinate in modo semplice, con aglio, olio e prezzemolo.

Nel tempo, queste piccole conchiglie sono diventate protagoniste di numerosi piatti regionali, come gli spaghetti con le telline, piatto simbolo delle trattorie marinare romane e laziali. Già nell’antichità erano apprezzate dai Greci e dai Romani, che le consumavano come antipasto o in zuppe di pesce.

Oggi la loro raccolta è regolamentata per motivi ambientali, data la sensibilità dell’ecosistema sabbioso. In alcune zone, la pesca delle telline è consentita solo in certi periodi dell’anno, e con attrezzi specifici per non danneggiare i fondali.

Caratteristiche principali delle telline

Le telline sono molluschi piccoli, dalla conchiglia triangolare e piatta, con margini arrotondati. La superficie esterna è liscia, spesso lucida, e i colori variano molto, creando un effetto visivo gradevole anche da crude. Raggiungono al massimo i 2,5–3 cm di lunghezza, rendendole più minute rispetto alle vongole.

Hanno un alto contenuto di acqua, che le rende delicate da cuocere e da conservare. All’interno si trova una polpa chiara, tenera e saporita, che cuoce in meno di 2 minuti. Sono molto ricche di sali minerali, in particolare iodio, ferro e calcio, e povere di grassi.

Una delle principali caratteristiche delle telline è la necessità di essere spurgate bene, per eliminare la sabbia contenuta all’interno. Basta immergerle in acqua salata per qualche ora, cambiandola almeno due volte.

Varietà e tipi di telline

Nonostante appartengano tutte alla stessa famiglia, si possono distinguere alcune varietà in base alla zona di raccolta, al colore del guscio e alla dimensione. Le principali differenze si riscontrano tra:

  • Telline mediterranee: più colorate e piccole, raccolte lungo le coste italiane
  • Telline atlantiche: più grandi e tendenti al grigio, meno comuni in Italia
  • Arselline locali: nome con cui sono note in Toscana e in parte del Lazio

Non esistono vere e proprie sottospecie gastronomiche come nel caso delle vongole, ma i pescatori riconoscono la qualità delle telline anche dal tipo di sabbia in cui crescono.

Stagionalità

La stagione ideale per gustare le telline va da maggio a settembre, anche se la disponibilità dipende dalle regolazioni locali sulla pesca. Durante i mesi estivi sono più facili da trovare fresche nei mercati ittici.

In alcune regioni italiane, la raccolta è vietata in inverno per proteggere le colonie e permetterne il ripopolamento. È sempre buona norma acquistare prodotti tracciati e pescati legalmente.

Come scegliere le telline?

Quando si acquistano le telline, è fondamentale assicurarsi che siano vive e freschissime. Devono avere le valve ben chiuse o che si richiudono se toccate. L’odore deve essere marino, delicato, non pungente.

Meglio acquistare da pescivendoli di fiducia o nei mercati del pesce, evitando prodotti confezionati o già aperti. Se non si cucinano subito, vanno conservate in frigorifero per massimo 24 ore, avvolte in un panno umido e non chiuse in contenitori ermetici.

Come conservare le telline?

Le telline fresche vanno consumate entro un giorno. Si conservano in frigorifero avvolte in un canovaccio pulito e leggermente umido, dentro una ciotola o scolapasta, coperte da un coperchio senza chiusura ermetica, in modo che possano “respirare”.

Non vanno mai immerse in acqua o conservate sigillate, altrimenti muoiono e diventano inadatte al consumo. Una volta cotte, si possono conservare in frigorifero per 1–2 giorni oppure essere congelate con il loro sughetto di cottura.

Come cucinare le telline: metodi e tempi di cottura

Le telline si cuociono molto rapidamente e si prestano a preparazioni semplici, che ne esaltino il sapore marino. È fondamentale non prolungare troppo la cottura, per non farle diventare stoppose o per non perdere il liquido interno, ricco di gusto.

Prima di cuocerle, è indispensabile spurgarle accuratamente per eliminare la sabbia. Una volta ben lavate, si possono preparare in diversi modi:

  • In padella (classico): con olio, aglio e prezzemolo, cuociono in 2–3 minuti a fuoco vivo, finché si aprono.
  • Al vapore: disposte in cestello sopra acqua bollente, pronte in circa 4 minuti.
  • Nella pasta: si fanno aprire in padella con vino bianco, poi si uniscono alla pasta scolata.
  • Al forno (meno comune): in teglia con panatura aromatica per 8–10 minuti a 180 °C.
  • In zuppa: abbinate ad altri frutti di mare, si cuociono direttamente nel brodo per 5 minuti.
  • Sgusciate e ripassate in padella: ottime per sughi delicati, si cuociono per massimo 2 minuti.

L’importante è rimuoverle appena si aprono e non farle cuocere oltre, per conservare consistenza e sapore.

Come utilizzare le telline in cucina?

Le telline sono protagoniste di piatti semplici e genuini, tipici della cucina marinara. Il loro gusto delicato le rende perfette per primi piatti, ma possono anche arricchire antipasti e secondi leggeri.

Ecco alcuni modi per utilizzarle al meglio:

  • Spaghetti con telline: un classico della cucina romana, con aglio, olio, peperoncino e prezzemolo.
  • Zuppa di pesce: abbinate a cozze, vongole e crostacei.
  • Condimento per crostini: sgusciate e saltate con pomodorini.
  • Antipasto tiepido: servite con vinaigrette agli agrumi o olio al limone.
  • Ripieno per tortini salati o sfoglie: mescolate con patate o verdure.
  • Riso al profumo di mare: come tocco finale, aggiunte a fine cottura.

Abbinamenti consigliati per le telline

Il gusto delle telline si sposa bene con ingredienti leggeri e profumati, che non ne coprano l’aroma marino:

  • Olio extravergine d’oliva leggero
  • Aglio e prezzemolo fresco
  • Peperoncino dolce o piccante
  • Pomodorini datterini o ciliegini
  • Vino bianco secco (per sfumare o abbinare)
  • Pasta lunga o corta trafilata al bronzo
  • Pane tostato o crostini per accompagnare

Per i vini, si consiglia un bianco giovane, fresco e minerale, come Vermentino, Falanghina o Frascati.

Benefici per la salute delle telline

Le telline, come altri frutti di mare, sono una fonte naturale di proteine magre, sali minerali e vitamine del gruppo B. In particolare, apportano:

  • Ferro: utile per contrastare l’anemia
  • Iodio: fondamentale per il metabolismo e la salute tiroidea
  • Fosforo e calcio: per ossa e denti
  • Vitamina B12: essenziale per il sistema nervoso

Sono povere di grassi e calorie, adatte anche a diete leggere. Tuttavia, possono contenere tracce di sabbia e impurità se non ben pulite, quindi vanno sempre spurgate con cura.

Proprietà nutrizionali (per 100 g)

NutrienteValore
Energia86 kcal
Proteine15 g
Grassi totali1,5 g
Carboidrati2 g
Ferro4,5 mg
Calcio160 mg
Sodio300 mg

Differenze con altri frutti di mare simili

Spesso confuse con le vongole veraci o le arselle, le telline si distinguono per:

  • Dimensioni più piccole
  • Forma più allungata e piatta
  • Gusto più delicato e meno salmastro
  • Prezzo tendenzialmente inferiore
  • Tempi di cottura più brevi

A differenza delle vongole, raramente vengono utilizzate in zuppe pesanti o piatti elaborati. Il loro utilizzo ideale è in piatti semplici che ne rispettino la delicatezza.

Curiosità

In molte località italiane, le telline venivano raccolte a mano dai bambini sulle spiagge. Oggi questa pratica è vietata o regolamentata, per preservare l’ambiente.

Nel Lazio esistono sagre dedicate alle telline, come quella a Passoscuro e a Maccarese, dove si celebrano con piatti tipici e vini locali. Alcuni ristoranti di mare servono le telline come piatto del giorno, appena pescate e cucinate in modo essenziale.

Il loro nome cambia in base alla zona: arselle in Toscana, pannocchie a Napoli, cucuzzole in Calabria.

Conclusioni

Le telline sono un ingrediente semplice, accessibile e straordinariamente saporito. Nonostante le dimensioni ridotte, regalano un sapore marino autentico e leggero, perfetto per chi cerca piatti equilibrati e gustosi.

In cucina offrono versatilità e velocità, ideali per preparazioni dell’ultimo minuto. Con pochi ingredienti, si trasformano in un primo piatto o in un antipasto raffinato. Includerle nelle tue ricette significa valorizzare la tradizione mediterranea e portare il profumo del mare direttamente in tavola.

Domande frequenti (FAQ) sulle telline

Come si spurgano correttamente?
Immergile in acqua fredda e salata per almeno 2 ore, cambiandola più volte.

Posso congelarle crude?
Meglio di no. Si possono congelare solo dopo la cottura.

Vanno aperte prima di cuocerle?
No, si aprono da sole con il calore. Scarta quelle che restano chiuse dopo la cottura.

Che differenza c’è con le vongole?
Sono più piccole, più dolci e si cuociono più velocemente.

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