Susine

Susine fresche rosse, intere e tagliate a metà, su tagliere rustico con rosmarino

Le susine, conosciute anche come prugne fresche, sono i frutti dell’albero del susino (genere Prunus), appartenente alla famiglia delle Rosaceae. Di forma tondeggiante o ovale, con buccia liscia e polpa succosa, si caratterizzano per il loro sapore dolce o leggermente acidulo, a seconda della varietà. Esistono in diverse colorazioni: dal giallo dorato al rosso violaceo fino al blu-nero. A differenza delle prugne secche, che derivano dalla disidratazione di alcune varietà, le susine vengono consumate fresche e si raccolgono principalmente in estate. Apprezzate per la loro freschezza, sono frutti versatili che si prestano sia al consumo diretto che all’impiego in svariate preparazioni dolci e salate.

Origine e diffusione

Le susine hanno una lunga storia, con origini che si perdono tra l’Asia e l’Europa. Le prime tracce di coltivazione risalgono all’antica Cina e alla regione caucasica, mentre la varietà europea è stata sviluppata successivamente nel bacino del Mediterraneo. In epoca romana erano già apprezzate e coltivate, come testimoniano numerosi testi antichi. Con il passare dei secoli, si sono diffuse in tutta Europa, arrivando anche in America grazie ai coloni. Oggi vengono coltivate in molte regioni temperate del mondo, con grandi produzioni in Italia, Spagna, Francia, California e Cile. In Italia, le zone maggiormente vocate sono l’Emilia-Romagna, il Lazio e la Campania.

Varietà di susine

Le varietà di susine sono numerose e si dividono principalmente in due grandi gruppi: europee (Prunus domestica) e giapponesi (Prunus salicina). Le prime sono più piccole, con polpa compatta e gusto deciso, spesso usate per l’essiccazione. Le seconde, più grandi e succose, sono ideali da mangiare fresche. Alcune varietà comuni includono:

  • Susina di Dro: IGP del Trentino, piccola e dolce.
  • Regina Claudia: verde o dorata, molto zuccherina.
  • Black Amber: scura, con polpa gialla e acidula.
  • Susina Santa Rosa: rossa, succosa e aromatica.
  • Susina Goccia d’Oro: gialla, molto profumata.

Ogni varietà ha un proprio periodo di maturazione, che va da fine giugno a settembre.

Quando sono di stagione

Le susine sono un frutto tipicamente estivo. Le prime varietà maturano a partire da fine giugno, mentre il periodo di massima produzione si estende da luglio ad agosto. Le varietà tardive possono arrivare fino a metà settembre. Il consumo durante la piena stagione garantisce il massimo della dolcezza, del profumo e dei nutrienti. Sono uno dei frutti simbolo dell’estate italiana, ideali per rinfrescare e arricchire l’alimentazione quotidiana.

Benefici per la salute

Il consumo regolare di susine può portare numerosi benefici per l’organismo. Le fibre aiutano a regolarizzare l’intestino e contrastano la stitichezza. Gli antiossidanti proteggono le cellule dai radicali liberi, rallentando l’invecchiamento. La vitamina C rafforza il sistema immunitario, mentre il potassio favorisce la salute cardiovascolare e la diuresi. Grazie al basso indice glicemico, possono essere consumate anche da chi controlla la glicemia, purché con moderazione.

Valori nutrizionali

Le susine sono frutti poco calorici e molto ricchi di acqua (oltre l’85%), con una buona quantità di fibre, soprattutto nella buccia. Contengono zuccheri naturali (fruttosio), vitamina C, vitamina A, vitamina K e vitamine del gruppo B. Tra i minerali più presenti troviamo potassio, fosforo, calcio e magnesio. Sono anche fonte di composti antiossidanti come antociani e polifenoli, particolarmente concentrati nelle varietà dalla buccia scura.

Tabella nutrizionale

Per 100 g di susine:

ComponenteValore
Energia45 kcal
Acqua87 g
Carboidrati11 g
Zuccheri9 g
Proteine0,7 g
Grassi0,1 g
Fibre1,4 g
Vitamina C5 mg
Potassio190 mg
Calcio6 mg

Controindicazioni

Le susine sono generalmente ben tollerate, ma un consumo eccessivo può causare gonfiore o effetto lassativo, soprattutto se mangiate con la buccia. Sono da consumare con cautela in caso di colon irritabile o problemi digestivi. Chi è allergico alla frutta con nocciolo (come pesche o albicocche) dovrebbe prestare attenzione. Inoltre, le susine molto mature hanno un indice glicemico più elevato, quindi vanno dosate in diete per diabetici.

Differenze tra susine e prugne

Spesso si fa confusione tra susine e prugne, ma non sono la stessa cosa. Le susine sono i frutti freschi del susino, mentre le prugne, nel linguaggio comune, indicano solitamente i frutti essiccati. Dal punto di vista botanico, la differenza è anche varietale: le susine giapponesi non sono adatte all’essiccazione, mentre le europee sì. Le prugne secche hanno una consistenza morbida e un gusto molto dolce, e sono più caloriche delle susine fresche. Entrambe fanno bene all’intestino, ma in modo diverso per contenuto di fibre e zuccheri.

Come si conservano

Le susine fresche devono essere maneggiate con cura, perché tendono a deteriorarsi rapidamente. Se mature, si conservano per 2-3 giorni a temperatura ambiente, lontano dalla luce diretta. In frigorifero, nello scomparto della frutta, durano fino a 5-6 giorni. È importante non ammucchiarle per evitare ammaccature. Se acerbe, si possono lasciare a temperatura ambiente per farle maturare. Le susine si possono anche congelare, preferibilmente denocciolate e tagliate a spicchi, oppure trasformare in marmellate, composte e succhi.

Come scegliere le susine

Per scegliere susine di qualità è importante osservare alcuni dettagli: devono essere sode ma leggermente cedevoli al tatto, con buccia integra e opaca. Un sottile strato di pruina (una patina bianca naturale) è indice di freschezza. Il profumo deve essere dolce e intenso, soprattutto alla base del frutto. Evitare quelle troppo molli, con macchie o spaccature. Le varietà scure tendono a essere più acidule, mentre quelle gialle e rosse risultano generalmente più dolci.

Susine in cucina

In cucina, le susine sono un ingrediente estremamente versatile. Possono essere utilizzate in ricette dolci, come torte, crostate, clafoutis, confetture, sorbetti e mousse. Si prestano bene anche alla preparazione di chutney, mostarde e accompagnamenti per carni bianche e formaggi stagionati. In insalate, si abbinano bene a rucola, noci e formaggi erborinati. Le susine possono essere anche grigliate, sciroppate o impiegate nella preparazione di liquori e distillati casalinghi.

Abbinamenti salati

Le susine possono sorprendere anche in preparazioni salate. Si sposano bene con:

  • Formaggi stagionati (pecorino, gorgonzola, parmigiano),
  • Carni bianche come maiale, anatra, pollo arrosto,
  • Spezie calde come cannella, chiodi di garofano e zenzero,
  • Erbe aromatiche come timo e rosmarino.

Un chutney di susine con cipolla rossa e aceto balsamico è perfetto per accompagnare secondi piatti autunnali.

Curiosità sulle susine

Le susine sono protagoniste in varie tradizioni culinarie. In Giappone si preparano con esse le prugne umeboshi, fermentate e salate. In Germania, la Zwetschgenkuchen è una torta tipica con susine a fette. In Italia, la Susina di Dro ha ottenuto l’IGP per la sua qualità eccezionale. Nella medicina popolare, il succo di susina era usato come depurativo naturale. Le susine sono anche presenti in proverbi e detti regionali legati alla fertilità e alla salute.

Domande frequenti (FAQ)

Le susine fanno ingrassare?
No, se consumate con moderazione: sono poco caloriche e ricche d’acqua.

Meglio sbucciarle o no?
La buccia contiene fibre e antiossidanti, ma può risultare indigesta per alcuni.

Posso congelare le susine?
Sì, denocciolate e a spicchi, si conservano per diversi mesi.

Le susine aiutano l’intestino?
Sì, grazie alla presenza di fibre e zuccheri fermentabili.

Quali sono le più dolci?
Le varietà gialle e le “Regina Claudia” sono tra le più zuccherine.

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