Seppie

Seppie intere pulite su tagliere in legno con tentacoli visibili

Le seppie sono molluschi cefalopodi appartenenti alla famiglia dei Sepiidi, molto diffusi nei mari temperati, incluso il Mediterraneo. Caratterizzate da un corpo ovale, una conchiglia interna detta “osso di seppia” e una coppia di tentacoli retrattili, sono animali marini versatili, teneri e saporiti, ampiamente utilizzati nella cucina italiana.

Hanno una carne bianca, soda e delicata, con un contenuto calorico molto basso e un profilo nutrizionale eccellente. Grazie alla loro consistenza e alla capacità di assorbire sapori, si prestano a numerose preparazioni, sia semplici che elaborate.

Origini e diffusione delle seppie

Le seppie popolano principalmente le acque salate del Mediterraneo, dell’Atlantico orientale e di altri mari temperati. In Italia sono presenti tutto l’anno, con picchi in primavera e autunno. La pesca delle seppie ha una lunga tradizione, legata alle coste italiane, in particolare in Toscana, Puglia, Sicilia e Veneto.

Nella cucina mediterranea le seppie sono impiegate da secoli, spesso abbinate al nero naturale, rilasciato come difesa e usato in ricette iconiche come il risotto al nero di seppia. Sono un alimento sano, povero di grassi e ricco di proteine nobili, ideale anche per diete leggere.

Caratteristiche principali delle seppie

Le seppie si distinguono per il corpo appiattito e allungato, la presenza di fins (alette) laterali che percorrono tutto il mantello, e la conchiglia interna calcarea. Sono dotate di otto braccia e due tentacoli, che usano per cacciare.

Il colore esterno può variare dal marrone al grigio con macchie iridescenti, ma una volta pulite, le seppie mostrano una carne bianca, compatta e tenera. Il loro sapore è delicato e marino, perfetto sia per cotture rapide che lunghe.

Sono animali intelligenti, in grado di cambiare colore per mimetizzarsi, e tra i più apprezzati in cucina per la loro versatilità e digeribilità.

Varietà e tipi di seppie

In commercio si trovano principalmente:

  • Mediterranee: più piccole e pregiate, con carne tenera e sapore dolce
  • Atlantiche: leggermente più grandi, ideali per cotture in umido
  • Seppioline: versioni mini delle seppie, perfette per antipasti o fritture
  • Seppie congelate: disponibili tutto l’anno, ma spesso meno tenere

Il prodotto fresco si riconosce dal colore lucido, dall’assenza di odori forti e dalla carne soda al tatto.

Come scegliere le seppie?

Quando acquisti seppie fresche, controlla questi elementi:

  • Odore: deve essere marino, non ammoniacale
  • Colore: brillante e uniforme, con riflessi iridescenti
  • Carne: soda, non molle né viscida
  • Occhi: lucidi e non infossati

Evita esemplari che presentano liquido scuro fuoriuscito o odore sgradevole. Se non usi il prodotto subito, opta per seppie congelate di buona qualità, preferibilmente lavorate in Italia.

Come conservare le seppie?

Le seppie fresche vanno conservate in frigorifero a 0–4 °C, ben pulite e avvolte in carta da cucina, all’interno di un contenitore chiuso. Consumarle entro 24-36 ore è consigliato.

In alternativa, puoi congelarle già pulite e porzionate: si mantengono bene per 2-3 mesi. Anche il nero può essere conservato, separatamente, in piccoli contenitori.

Come cucinare le seppie: metodi e tempi di cottura

Le seppie possono essere cucinate in molti modi, a seconda della dimensione e della freschezza:

  • Alla griglia: bastano 4–6 minuti per lato. Ideali se piccole e freschissime.
  • In padella (saltate o trifolate): 8–12 minuti con olio, aglio e prezzemolo.
  • In umido o al sugo: 30–40 minuti a fuoco basso, perfette con piselli o pomodoro.
  • Ripiene al forno: 25–35 minuti, con pangrattato, uovo e formaggio.
  • Fritte: a pezzetti o a striscioline, impanate e fritte in olio bollente (2–3 minuti).
  • Con il nero: nel risotto o nella pasta, dopo aver recuperato e filtrato l’inchiostro.

Per ottenere carne tenera, evita cotture intermedie tra 10 e 25 minuti: meglio cuocerle molto brevemente o a lungo.

Come utilizzare le seppie in cucina?

Le seppie sono versatili e valorizzano tantissime ricette:

  • Risotti e paste, con o senza nero
  • Secondi piatti, grigliate o in umido
  • Zuppe e brodetti di pesce
  • Antipasti freddi, con olio, limone e prezzemolo
  • Seppie ripiene, cotte al forno o in padella
  • Fritture miste, insieme a calamari e gamberetti

Si abbinano bene a piselli, patate, pomodoro, aglio, prezzemolo, peperoncino e vino bianco.

Abbinamenti consigliati per le seppie

Le seppie si accompagnano perfettamente con:

  • Verdure fresche o grigliate, come zucchine e melanzane
  • Legumi, in particolare piselli e ceci
  • Pane rustico o cous cous, per assorbire i sughi
  • Erbe aromatiche, come menta, prezzemolo, timo
  • Vini bianchi secchi, come Vermentino o Fiano
  • Agrumi, soprattutto limone o arancia in insalate tiepide

Sono ottime anche servite a temperatura ambiente in piatti freddi e leggeri, ideali per l’estate.

Benefici per la salute

Le seppie offrono numerosi vantaggi nutrizionali:

  • Poche calorie e molti nutrienti
  • Ricche di proteine nobili, ideali per chi fa sport
  • Contengono iodio, selenio, fosforo e vitamina B12
  • Favoriscono la funzione tiroidea e muscolare
  • Povere di grassi e carboidrati
  • Aiutano il senso di sazietà
  • Leggere e facilmente digeribili

Sono quindi ideali anche in diete ipocaloriche, bilanciate o senza glutine.

Proprietà nutrizionali

Valori medi per 100 g di prodotto pulito:

ComponenteValore
Energia79 kcal
Proteine16.1 g
Grassi totali1 g
Carboidrati1.3 g
Colesterolo112 mg
Sodio294 mg
Fosforo221 mg
Vitamina B121.3 µg

Differenze con calamari e totani

  • Corpo: le seppie hanno corpo ovale e conchiglia interna, i calamari corpo affusolato e penna trasparente, i totani corpo lungo e più rosato
  • Carne: le seppie sono più tenere e dolci, i calamari compatti, i totani più tenaci e intensi
  • Usi: le seppie sono perfette per umidi e risotti, i calamari per griglia e frittura, i totani per ripieni o zuppe

La scelta dipende dalla ricetta, dal gusto e dal tipo di cottura desiderata.

Curiosità

Le seppie sono tra gli animali marini più intelligenti, capaci di cambiare colore in pochi istanti grazie a cellule specializzate chiamate cromatofori. Il loro “osso di seppia” è usato nell’alimentazione degli uccelli per l’apporto di calcio.

Il famoso nero di seppia, prodotto dalla ghiandola dell’inchiostro, viene utilizzato come ingrediente gourmet, particolarmente amato nella cucina veneziana e siciliana.

In alcune culture mediterranee, questi molluschi vengono considerate simbolo di fertilità e prosperità.

Conclusioni

Le seppie sono un ingrediente straordinario, gustoso, leggero e versatile. Perfette per ogni tipo di cucina, si adattano a piatti rustici o raffinati, mantenendo sempre un profilo nutrizionale eccellente. Sono ideali per chi ama il pesce, ma cerca una carne magra, ricca di gusto e facile da preparare.

Domande frequenti (FAQ) sulle seppie

Come si puliscono?
Bisogna rimuovere osso, occhi, becco, interiora e sacca del nero.

Posso congelarle?
Sì, già pulite e porzionate, per un massimo di 3 mesi.

Quanto cuociono?
Pochi minuti o oltre mezz’ora: mai nel mezzo, o diventano dure.

Il nero è commestibile?
Sì, è ottimo e molto usato per risotti e paste.

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