Gli scialatielli sono un formato di pasta fresca tipico della Campania, noto per la sua forma irregolare e spessa. Il loro nome deriva dal verbo napoletano “scialare” che significa godere, combinato con “tiella” che richiama la padella: in altre parole, un formato di pasta creato per essere gustato appieno in preparazioni ricche e saporite.
A differenza di spaghetti o linguine, gli scialatielli sono più corti, larghi e spessi, con bordi irregolari e una superficie ruvida che trattiene molto bene il condimento. Sono spesso preparati a mano, con una lavorazione che dona loro un aspetto artigianale e autentico.
Tradizionalmente vengono serviti con sughi a base di pesce, frutti di mare o crostacei, ma si sposano benissimo anche con condimenti a base di verdure o formaggi. Grazie alla loro consistenza, risultano perfetti sia per preparazioni casalinghe che per piatti raffinati della ristorazione.
Origini e storia degli scialatielli
Gli scialatielli sono nati relativamente di recente, nel cuore della Costiera Amalfitana. Furono inventati negli anni Settanta dallo chef Enrico Cosentino, che li ideò durante un concorso gastronomico regionale. L’obiettivo era creare un formato di pasta nuovo, capace di esaltare i sapori del territorio, in particolare quelli del mare.
Il successo fu immediato: il formato divenne simbolo delle cucine della Costiera e si diffuse rapidamente anche nelle zone interne della Campania, conquistando ristoranti e trattorie. Oggi, gli scialatielli rappresentano un prodotto identitario della gastronomia campana, associato ai sapori autentici della costa: pomodorini freschi, basilico, vongole, cozze, e olio extravergine d’oliva.
Nonostante siano una “invenzione” contemporanea, hanno assunto nel tempo il valore di una tradizione. La loro storia testimonia come la creatività regionale possa generare nuovi classici, mantenendo un profondo legame con il territorio.
Caratteristiche principali
Gli scialatielli si presentano come strisce spesse e corte di pasta fresca, lunghe circa 10-12 cm, larghe 5-10 mm e con uno spessore evidente. La forma irregolare è parte della loro identità: non devono essere perfettamente lisci o simmetrici. Questa peculiarità consente una presa perfetta dei sughi, soprattutto quelli cremosi o con pezzettoni.
A differenza di altri formati simili, come le tagliatelle o i pici, gli scialatielli hanno una ruvidità superiore, grazie all’uso di farine meno raffinate e all’impasto a base di ingredienti freschi. Alcune versioni includono latte e formaggio grattugiato nell’impasto, elemento che dona una consistenza più elastica e un sapore delicato, rendendoli ancora più distintivi.
Spesso si trovano anche nella versione con prezzemolo tritato incorporato nella pasta, o arricchiti da scorza di limone, come nella ricetta originaria dello chef Cosentino. Ogni variante conserva però la caratteristica fondamentale: essere goduriosi, spessi e generosi nel raccogliere il condimento.
Varietà e versioni degli scialatielli
Sebbene la forma base sia riconoscibile, gli scialatielli possono variare da una zona all’altra o persino da cuoco a cuoco. Le differenze principali si trovano nell’impasto. La ricetta classica prevede farina, acqua, sale e olio, ma la versione più nota e apprezzata include:
- Latte al posto dell’acqua, per una pasta più morbida
- Parmigiano Reggiano o pecorino grattugiato, che dona sapidità
- Prezzemolo fresco tritato per un tocco aromatico
- Scorza di limone grattugiata per una nota agrumata e fresca
Esistono anche varianti con l’aggiunta di uova, ma si tratta di versioni più moderne, spesso pensate per la produzione industriale o semilavorata.
I veri scialatielli artigianali sono tagliati a mano, non passati nella macchina per la pasta. Il taglio manuale è fondamentale per conferire quella irregolarità visiva e tattile che li rende unici. Ogni cuoco campano ha la sua ricetta e spesso custodisce gelosamente le proporzioni ideali.
Ricetta tradizionale degli scialatielli fatti in casa
Ingredienti per 4 persone:
- 300 g di farina 00
- 100 g di semola rimacinata
- 100 ml di latte intero
- 40 g di parmigiano grattugiato
- 1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva
- 1 ciuffo di prezzemolo tritato (facoltativo)
- scorza grattugiata di 1/2 limone non trattato (facoltativa)
- sale q.b.
Procedimento:
- In una ciotola o su una spianatoia, mescola le due farine con il sale e il parmigiano.
- Aggiungi l’olio, il latte a filo, la scorza di limone e il prezzemolo.
- Impasta energicamente per circa 10 minuti, fino a ottenere un impasto compatto ed elastico.
- Avvolgi nella pellicola e lascia riposare per almeno 30 minuti.
- Stendi la pasta a uno spessore di circa 4 mm e ricava delle strisce larghe circa 1 cm e lunghe 10-12 cm.
- Infarina bene e lascia asciugare leggermente prima della cottura.
- Cuoci in acqua bollente salata per 3-5 minuti, poi salta con il condimento scelto.
Ricetta degli scialatielli senza latte e formaggio
Gli scialatielli sono una pasta fresca tipica della cucina italiana, perfetta per primi piatti ricchi di gusto e tradizione. Prepararli in casa è semplice e permette di ottenere una pasta genuina e dalla consistenza unica.
Ingredienti per gli scialatielli senza latte e senza formaggio
- 500 gr di farina di grano duro
- 250 gr di acqua
- 10 gr di sale fino
Procedimento: come preparare gli scialatielli senza latte e senza formaggio
- Scaldare l’acqua in un pentolino fino a raggiungere 80°C, aggiungere il sale e versare la farina.
- Mescolare fino a quando l’impasto si stacca dalle pareti della pentola.
- Lasciar raffreddare e lavorare l’impasto fino a ottenere una sfoglia non troppo sottile.
- Tagliare la sfoglia e dare agli scialatielli la loro caratteristica forma.
Consiglio: Per una consistenza perfetta, lasciar riposare la pasta prima di cuocerla e abbinarla a sughi tradizionali come quello ai frutti di mare o al pomodoro.
Come cucinare gli scialatielli: metodi e tempi
Gli scialatielli freschi richiedono una cottura breve, dai 3 ai 5 minuti in abbondante acqua salata. Se invece sono secchi (versione meno comune ma disponibile in commercio), i tempi si allungano fino a 12 minuti. In entrambi i casi è fondamentale non scuocerli: devono rimanere al dente, per valorizzare la masticazione piena e corposa.
Una volta scolati, vanno saltati direttamente in padella con il condimento per uno o due minuti, così da assorbire i sapori. La loro superficie ruvida trattiene molto bene sughi di mare, come quelli a base di vongole, cozze, scampi o calamari. Ottimi anche con condimenti cremosi, ad esempio con zucchine, panna e gamberetti, oppure con melanzane e pomodorini.
Puoi anche servirli in versione gratinata: conditi, disposti in una pirofila, cosparsi di formaggio e passati sotto il grill. Attenzione però: la pasta non va mai stracotta, altrimenti perde la sua identità.
Come usare gli scialatielli in cucina
Gli scialatielli sono protagonisti indiscussi di molti primi piatti della cucina campana, soprattutto lungo la costa. Il piatto più celebre è senz’altro scialatielli ai frutti di mare, preparati con vongole, cozze, calamari, gamberi, pomodorini e prezzemolo fresco. Un trionfo di sapori marini che racconta la Costiera in un solo boccone.
Sono perfetti anche con sughi semplici, come un classico pomodoro e basilico, oppure con creme di verdure, come zucchine o piselli. Il loro spessore li rende ideali per sostenere anche condimenti ricchi come pesto di pistacchio, crema di noci, o formaggi fusi.
Per chi ama le reinterpretazioni moderne, possono essere serviti anche con ragù di pesce spada, crema di burrata o stracciatella e scorza di limone. Nella ristorazione gourmet, non è raro trovarli accostati a ingredienti raffinati come bottarga, tartufo o crostacei freschi.
Abbinamenti consigliati per gli scialatielli
Gli scialatielli si prestano ad abbinamenti ricchi e decisi. Il loro spessore e la superficie ruvida li rendono perfetti per trattenere sughi corposi, quindi funzionano molto bene con ingredienti saporiti e aromatici. Il classico è l’abbinamento con i frutti di mare, in particolare vongole, cozze e gamberi, magari completati con pomodorini freschi e un filo d’olio extravergine d’oliva.
Ottimi anche con zucchine e gamberetti, o con una crema di melanzane e menta per un piatto estivo leggero ma gustoso. Tra i formaggi, si abbinano bene a una ricotta di bufala, a un pecorino stagionato grattugiato o a una crema di provolone del Monaco, tipico della Penisola Sorrentina.
In chiave moderna, gli chef li servono con pesto di pistacchio e gamberi rossi, oppure con sugo di crostacei e limone per esaltarne l’origine campana. Ottima anche la combinazione con ingredienti agrumati, come scorza d’arancia o di limone, che richiamano la tradizione amalfitana.
Benefici per la salute degli scialatielli
Gli scialatielli, come ogni pasta fresca, sono un alimento ricco di carboidrati complessi, che forniscono energia a lungo termine. Se preparati con ingredienti di qualità – come farina integrale, latte fresco, formaggio stagionato e uova – apportano anche una buona dose di proteine, calcio e vitamine del gruppo B.
La variante con latte e formaggio aggiunge sapidità e cremosità naturale, riducendo la necessità di grassi aggiunti nei condimenti. L’assenza di conservanti e additivi, quando prodotti artigianalmente, ne fa un alimento più genuino rispetto alla pasta industriale.
Dal punto di vista della digeribilità, sono più leggeri rispetto a formati simili, perché spesso cotti per pochi minuti e serviti con ingredienti freschi e leggeri. In una dieta equilibrata, gli scialatielli possono essere un’ottima fonte di energia, specialmente se abbinati a condimenti a base di verdure, legumi o pesce azzurro.
Proprietà nutrizionali
Valori indicativi per 100 g di scialatielli freschi (con latte e formaggio nell’impasto):
Componente | Valore |
---|---|
Energia | 290 kcal |
Carboidrati | 55 g |
Zuccheri | 1.5 g |
Proteine | 9.5 g |
Grassi | 3.0 g |
Fibre | 2.2 g |
Calcio | 55 mg |
Sodio | 30 mg |
I valori possono variare a seconda della ricetta e della qualità degli ingredienti utilizzati.
Differenze con altri formati di pasta
Spesso gli scialatielli vengono confusi con altri formati simili come tagliatelle, pici o trofie, ma si distinguono chiaramente per forma, spessore e impasto. A differenza delle tagliatelle, che sono lunghe, sottili e larghe, gli scialatielli sono più corti, più spessi e irregolari.
Rispetto ai pici toscani, che sono rotondi e senza uova, gli scialatielli offrono una masticazione più compatta e una capacità di assorbire meglio i condimenti. La superficie ruvida e l’eventuale presenza di latte e formaggio nell’impasto donano agli scialatielli una consistenza e un sapore unici nel panorama della pasta fresca italiana.
Anche la lavorazione è diversa: il taglio degli scialatielli non richiede strumenti particolari, ma viene fatto a mano o con il coltello, elemento che ne esalta l’artigianalità e la personalità visiva.
Curiosità sugli scialatielli
Il nome “scialatielli” è stato ufficialmente registrato come invenzione dello chef Enrico Cosentino, che lo creò per un concorso culinario nel 1978. Da allora, è diventato un vero e proprio simbolo della cucina della Costiera Amalfitana, tanto che molti ristoranti lo includono stabilmente nel proprio menù.
Un’altra curiosità è legata alla versione originale dell’impasto, che includeva latte, formaggio, prezzemolo e scorza di limone. Questa combinazione, oggi meno comune ma ancora molto apprezzata, è pensata per legarsi perfettamente ai sapori marini e dare una spinta aromatica senza coprire i condimenti.
Oggi esistono varianti “creative” anche con cacao, nero di seppia o zafferano nell’impasto, utilizzate soprattutto nell’alta cucina per offrire esperienze visive e gustative nuove, ma sempre nel rispetto della struttura base.
Conclusioni
Gli scialatielli sono molto più di un semplice formato di pasta. Sono un esempio perfetto di artigianalità, tradizione e creatività campana, con una storia recente ma già iconica. Il loro impasto ricco e la consistenza spessa li rendono ideali per esaltare i sughi, soprattutto quelli a base di pesce, verdure o formaggi.
Sono semplici da preparare in casa, versatili nelle ricette e capaci di regalare soddisfazione ad ogni forchettata. Che tu li serva in una cena elegante o in un pranzo di famiglia, porterai in tavola un piatto che racconta il sapore del Sud con autenticità e gusto.
Domande frequenti (FAQ) sugli scialatielli
Gli scialatielli contengono uova?
Non nella ricetta tradizionale, che prevede farina, latte, formaggio, olio e sale. Alcune varianti moderne le includono.
Si possono congelare?
Sì, se preparati in casa, puoi congelarli ben distanziati su un vassoio e conservarli per circa 1 mese.
Qual è il condimento più tipico?
Frutti di mare con pomodorini freschi e prezzemolo, in perfetto stile costiero.
Come capire se sono cotti?
Devono essere al dente: la pasta deve restare soda, non molle. Il tempo dipende dallo spessore, ma in media bastano 4-5 minuti.