I pancake sono delle frittelle morbide e spesse, tipiche della colazione americana e sempre più diffuse anche in Italia. La loro caratteristica principale è l’impasto semplice ma ben bilanciato, che permette di ottenere una texture soffice, ariosa e dorata su entrambi i lati. A differenza delle crêpes francesi, i pancake sono più piccoli e spessi, e si servono impilati, creando un vero piccolo monumento da gustare a colazione.
Storia e origine dei Pancake
Sebbene la versione più conosciuta sia quella americana, i pancake affondano le radici in tempi antichi: i Greci preparavano frittelle simili chiamate "tagenites", e i Romani avevano le loro versioni dolci e salate. Ma è nel Nord America, tra il XVIII e il XIX secolo, che i pancake hanno trovato la loro forma attuale: una colazione calda e nutriente, spesso accompagnata da sciroppo d’acero e burro.
Nel tempo sono diventati un simbolo culturale degli Stati Uniti, serviti nei diner, nelle colazioni familiari e persino celebrati durante eventi come il “National Pancake Day”.
La ricetta originale dei Pancake americani
Quando si parla di pancake americani autentici, è fondamentale distinguere la versione originale da tutte le sue numerose varianti europeizzate o semplificate. La ricetta tradizionale statunitense è frutto di un bilanciamento preciso tra ingredienti umidi e secchi, con un impasto ricco ma leggero, pensato per ottenere frittelle alte, soffici e uniformemente cotte.
Ingredienti base (non negoziabili):
- Farina 00: bianca e setacciata, garantisce una struttura morbida e uniforme. In America si utilizza la "all-purpose flour".
- Lievito chimico in polvere: elemento chiave. Nessun pancake americano si prepara senza un agente lievitante. Conferisce spessore e una consistenza a nido d’ape all’interno.
- Latte intero: usato per sciogliere gli ingredienti secchi e attivare il lievito. Deve essere a temperatura ambiente.
- Uova: legano e danno elasticità alla struttura.
- Burro fuso: utilizzato all’interno dell’impasto, non solo per ungere la padella. Dona sapore, morbidezza e struttura.
- Zucchero: presente in quantità moderata, per non caramellare troppo il fondo in cottura.
- Vaniglia (opzionale): usata in molte versioni americane casalinghe, non è obbligatoria ma conferisce aroma.
Cosa non è considerato "originale"
Molte versioni italiane dei pancake ne tradiscono lo spirito originario:
- Le crêpes spesse o le frittelle senza lievito non sono pancake.
- Usare olio anziché burro altera profondamente consistenza e sapore.
- Sostituire il latte con acqua o yogurt non rispecchia la preparazione tradizionale.
- Impasti troppo liquidi o mescolati eccessivamente portano a frittelle piatte e gommose, lontane dallo standard americano.
La tecnica americana
Il segreto della ricetta autentica sta nel mescolare poco la pastella. I cuochi americani esperti sanno che un impasto perfetto deve essere grumoso: i piccoli grumi scompaiono durante la cottura, dando luogo a una struttura interna leggera, non compatta.
Inoltre, il riposo della pastella per 5-10 minuti è considerato uno step tecnico importante, perché consente:
- un'idratazione uniforme degli amidi,
- una pre-attivazione del lievito,
- e una cottura più stabile e omogenea.
Il risultato
Il pancake originale americano, se preparato correttamente:
- Ha un diametro di circa 10 cm e uno spessore visibile, 1-1,5 cm.
- È dorato all’esterno, con superfici lisce e bordi netti.
- È morbido e spugnoso al centro, mai gommoso o crudo.
Le varianti dei pancake
Come ogni classico, anche i pancake si prestano a infinite reinterpretazioni. Ecco alcune delle varianti più popolari:
- Alla banana: si aggiunge banana schiacciata nell’impasto, perfetta anche per bambini.
- Integrali: con farina integrale o d’avena, per una versione più rustica e saziante.
- Senza glutine: con farine di riso, mandorle o mais.
- Proteici: con albumi o polveri proteiche per sportivi.
- Al cacao: con l’aggiunta di polvere di cacao per una versione cioccolatosa.
- Salati: eliminando lo zucchero e servendoli con formaggi freschi, salmone, avocado o uova.
Ogni variante può essere adattata in base alla stagione, alla dieta o al gusto personale, senza mai rinunciare alla consistenza che rende i pancake unici.
Come accompagnare i pancake: gli abbinamenti perfetti
I pancake sono versatili e adattabili a qualsiasi accompagnamento dolce. Le combinazioni classiche includono:
- Sciroppo d’acero (il topping americano per eccellenza)
- Burro fuso che si scioglie tra gli strati
- Frutta fresca: mirtilli, fragole, banane a rondelle
- Yogurt greco o panna montata
- Confetture o marmellate
- Creme spalmabili come Nutella o crema di pistacchio
Per un tocco professionale da brunch gourmet, puoi aggiungere granella di nocciole, zucchero a velo, salse caramellate o coulis di frutta.