Il parmigiano è un formaggio stagionato a pasta dura, prodotto con latte vaccino crudo, parzialmente scremato. Conosciuto nel mondo come Parmigiano Reggiano, è considerato uno dei simboli più rappresentativi della gastronomia italiana. Viene realizzato in forme grandi e tonde, caratterizzate da una crosta naturale e da una pasta friabile, ricca di cristalli che indicano una lunga stagionatura. Il suo sapore è complesso, con note di frutta secca, brodo e una leggera punta piccante.
Origini e storia del parmigiano
Il Parmigiano Reggiano affonda le sue radici nel Medioevo, in una zona compresa tra le province di Parma, Reggio Emilia, Modena e alcune aree di Bologna e Mantova. I primi a produrlo furono i monaci benedettini e cistercensi, che perfezionarono una tecnica di stagionatura lunga e naturale sfruttando il latte vaccino delle stalle locali.
Già nel XIII secolo il formaggio era apprezzato per la sua lunga conservabilità, tanto da essere esportato lungo le vie commerciali europee. La sua notorietà si consolidò nei secoli successivi, fino al riconoscimento della Denominazione di Origine Protetta (DOP) nel 1996, che ne garantisce qualità e autenticità.
Già nel XIII secolo il parmigiano era noto per la sua longevità e per la capacità di conservarsi a lungo, tanto da diventare un prodotto richiesto nei commerci a lunga distanza. La sua fama è cresciuta nei secoli, fino a ottenere nel 1996 la DOP (Denominazione di Origine Protetta), che tutela metodi e zone di produzione.
Caratteristiche principali del parmigiano
- Aspetto: pasta dura e friabile, con un colore giallo paglierino uniforme. La crosta è naturale e presenta la marchiatura a fuoco.
- Aroma: ricco e complesso, con sentori di frutta secca, latte caldo, burro fuso e brodo di carne.
- Sapore: ben bilanciato tra dolcezza e sapidità, con punte piccanti nelle versioni più stagionate.
- Stagionatura: parte da un minimo di 12 mesi e può superare i 36 mesi, conferendo maggiore profondità al gusto.
Ogni forma pesa circa 38-40 kg e richiede più di 500 litri di latte fresco per essere prodotta.Ogni forma pesa circa 38-40 kg e richiede oltre 500 litri di latte per la sua produzione.
Varietà e tipologie di parmigiano
Il Parmigiano Reggiano non ha “varietà” in senso stretto, ma esistono distinzioni basate sulla stagionatura:
- Parmigiano 12 mesi: più delicato e morbido, adatto per bambini e preparazioni leggere
- Parmigiano 24 mesi: più saporito e versatile, ottimo da grattugiare o gustare a scaglie
- Parmigiano 36 mesi e oltre: struttura granulosa, sapore deciso e leggermente piccante, ideale da degustazione
Esistono anche versioni “prodotto di montagna” o da vacche alimentate a fieno, che ne esaltano alcune caratteristiche aromatiche.
Come scegliere il parmigiano?
Per scegliere un buon parmigiano, controlla sempre:
- La marchiatura a fuoco sulla crosta, con la dicitura Parmigiano Reggiano
- Il colore: giallo paglierino omogeneo, senza macchie o screpolature
- La stagionatura indicata: scegli in base all’uso e al gusto personale
- Il profumo: dev’essere intenso ma non pungente, con sentori di latte e frutta secca
Prediligi quello venduto a pezzo intero o porzionato sottovuoto da produttori certificati.
Come conservarlo correttamente?
Conserva il parmigiano in frigorifero, nella parte meno fredda, avvolto in pellicola per alimenti o in un contenitore ermetico. Se ben conservato, può durare anche alcune settimane senza perdere aroma e consistenza.
Evita la pellicola trasparente a diretto contatto con la crosta per periodi prolungati: meglio carta per formaggi o pellicole traspiranti.
Può essere anche grattugiato e congelato, ma la consistenza ne risente. Meglio consumarlo fresco e tagliato al momento.
Come utilizzare il parmigiano in cucina?
Il parmigiano è un ingrediente chiave della cucina italiana, amato per il suo sapore intenso e la sua versatilità. Grazie alla capacità di esaltare il gusto delle pietanze, può essere utilizzato in numerosi modi, dai primi piatti alle preparazioni più elaborate.
Grattugiato per primi piatti cremosi
- Carbonara: aggiunto insieme al pecorino romano alla crema di uova, rende il piatto ancora più saporito.
- Risotto mantecato: indispensabile per una consistenza vellutata e avvolgente.
- Gnocchi burro e salvia: una spolverata di formaggio ne esalta il sapore delicato.
- Zuppe e vellutate: arricchisce la base e completa il gusto.
Scaglie per antipasti e insalate gourmet
- Insalata di rucola e noci: per un equilibrio tra croccantezza e cremosità.
- Carpaccio di manzo: le scaglie arricchiscono la carne cruda con un gusto deciso.
- Bruschette rustiche: abbinate a pomodorini e aceto balsamico, sono irresistibili.
Sciolto per salse e fondute cremose
- Crema al parmigiano: ideale per condire pasta o arricchire crostini.
- Fonduta di formaggio: perfetta con verdure al vapore o carne.
- Besciamella al parmigiano: un’aggiunta saporita per lasagne e gratinati.
Croste per zuppe e brodi
- Brodo di parmigiano: le croste donano un sapore profondo.
- Zuppe di legumi: intensificano il gusto della preparazione.
- Snack croccanti: tostate al forno diventano stuzzichini saporiti.
Negli impasti
- Gnocchi, polpette, pane: integrato direttamente, migliora sapore e consistenza.
Protagonista di piatti iconici
- Parmigiana di melanzane: un classico intramontabile.
- Parmigiana di patate: una variante golosa e avvolgente.
- Passatelli in brodo: una ricetta tradizionale che lo valorizza come elemento fondamentale.
Che venga grattugiato, sciolto o gustato a scaglie, il parmigiano è in grado di valorizzare ogni piatto,
Abbinamenti consigliati
- Con aceto balsamico tradizionale: uno degli abbinamenti più classici e raffinati
- Con vini rossi strutturati: Barolo, Chianti, Brunello
- Con frutta fresca: pere, mele, fichi
- Con frutta secca: noci, mandorle, pistacchi
- Con miele o confetture: per un tagliere equilibrato
Benefici per la salute
Il Il parmigiano è molto più di un semplice ingrediente da cucina: è un vero e proprio concentrato di nutrienti utili per il benessere quotidiano. Grazie al processo di stagionatura naturale, questo formaggio è facilmente digeribile e adatto anche a chi presenta intolleranza al lattosio.
- Ricco di proteine ad alto valore biologico: essenziali per lo sviluppo muscolare e il mantenimento della massa magra.
- Elevato contenuto di calcio: fondamentale per la salute di ossa e denti, ideale in ogni fase della vita, dall’infanzia alla terza età.
- Fonte di fosforo e magnesio: importanti per l’equilibrio del sistema nervoso e il corretto funzionamento cellulare.
- Presenza di vitamina B12: utile per la produzione di globuli rossi e il metabolismo energetico.
Il parmigiano contiene inoltre grassi buoni e antiossidanti naturali, che supportano la salute cardiovascolare. La sua alta concentrazione di nutrienti lo rende perfetto per sportivi, bambini in crescita e persone anziane
Proprietà nutrizionali del parmigiano (per 100 g)
Valori nutrizionali | Quantità |
---|---|
Energia | 402 kcal |
Proteine | 33 g |
Grassi | 29 g |
Carboidrati | 0 g |
Calcio | 1155 mg |
Fosforo | 692 mg |
Sodio | 650 mg |
Differenze con grana padano
Differenze tra Parmigiano e Grana Padano
- Zona di produzione: Il Parmigiano Reggiano viene prodotto solo in una zona ristretta (alcune province tra Emilia-Romagna e Lombardia). Il Grana Padano proviene invece da un’area molto più ampia, che comprende 32 province in diverse regioni del Nord Italia.
- Alimentazione delle vacche: Le bovine destinate al Parmigiano Reggiano sono alimentate esclusivamente con erba fresca e fieno locali, senza utilizzo di foraggi fermentati (insilati). Nel Grana Padano, invece, sono consentiti anche gli insilati e altri mangimi nella dieta dei bovini.
- Durata della stagionatura: Il Parmigiano Reggiano richiede una stagionatura minima di 12 mesi, ma spesso matura 24-36 mesi per sviluppare sapori più complessi. Il Grana Padano ha una stagionatura minima di 9 mesi e viene solitamente consumato intorno ai 15 mesi (le forme oltre 20 mesi sono denominate “Riserva”).
- Uso di additivi: La produzione del Parmigiano Reggiano non prevede l’utilizzo di additivi o conservanti. Il disciplinare del Grana Padano permette invece l’aggiunta di lisozima, un enzima naturale usato come conservante, per prevenire fermentazioni indesiderate dovute agli insilati.
- Sapore e consistenza: Il Parmigiano Reggiano ha un gusto più ricco e complesso, con note di frutta secca, e una consistenza granulosa e friabile che aumenta con la stagionatura. Il Grana Padano presenta un sapore più delicato e leggermente burroso, con note lattiche più dolci e una pasta meno granulosa, soprattutto nelle forme più giovani.
In definitiva, Parmigiano Reggiano e Grana Padano sono entrambe eccellenze DOP italiane: la scelta tra i due dipende dalle preferenze personali e dall’uso culinario.
Curiosità
- Ogni forma di Parmigiano Reggiano è univocamente tracciata: possiede un numero identificativo che consente di risalire al caseificio di produzione.
- Le croste, se ben pulite, possono essere riutilizzate in cucina per aromatizzare minestroni, zuppe e brodi, oppure trasformate in snack croccanti al forno.
- In passato, questo formaggio era talmente pregiato da essere utilizzato come merce di scambio e persino come garanzia per ottenere prestiti bancari.
- Alcuni astronauti italiani hanno portato il Parmigiano nello spazio, considerandolo un alimento energetico e facilmente conservabile.
- Ogni anno, le forme vengono battute a mano per verificarne la qualità acustica e individuare eventuali imperfezioni interne.
Conclusioni
Il parmigiano è un alimento completo, gustoso e simbolo della tradizione italiana. È versatile, ricco di nutrienti e adatto a tutte le età. Può essere protagonista o complemento di mille ricette e dona sempre un tocco di profondità aromatica ai piatti.
Averlo in cucina significa disporre di un ingrediente che coniuga qualità, salute e gusto.
Domande frequenti (FAQ) sul parmigiano
Questo formaggio è senza lattosio?
Sì, è naturalmente privo di lattosio grazie alla lunga stagionatura.
Come si riconosce il vero Parmigiano Reggiano?
Dalla marchiatura sulla crosta e dalla certificazione DOP.
Si può congelare?
Sì, ma è meglio conservarlo sottovuoto e consumarlo fresco.
Quale stagionatura scegliere per i bambini?
Quella di 12 mesi, più delicata e digeribile.
Si può usare la crosta?
Sì, lavata e aggiunta a minestroni o brodi per insaporire.