Eglefino

Eglefino intero crudo su tagliere di legno con prezzemolo

L’eglefino, noto anche come haddock o “pesce asinello”, è un pesce di mare appartenente alla famiglia dei Gadidae, la stessa del merluzzo. Si distingue per il suo corpo allungato, le sue pinne delicate e la colorazione grigio-argentea con una linea laterale scura ben visibile. Una caratteristica unica dell’eglefino è la macchia nera situata appena sotto la pinna dorsale, spesso chiamata “impronta del pollice di San Pietro”. Questo pesce è apprezzato soprattutto per la sua carne bianca, morbida e dal sapore delicato, che lo rende ideale per una vasta gamma di preparazioni culinarie. L’eglefino vive principalmente nelle acque fredde del Nord Atlantico, dove viene pescato per il suo valore commerciale. Grazie alla sua versatilità e al suo elevato contenuto proteico, è un ingrediente molto utilizzato in cucina, soprattutto nelle ricette europee e nordamericane. L’eglefino è spesso associato al famoso fish and chips britannico, ma è anche impiegato per zuppe e piatti a base di pesce affumicato.

Origini e Storia

L’eglefino ha una lunga storia legata alla pesca e alla gastronomia delle regioni dell’Atlantico Settentrionale, dove è abbondante. Questo pesce, ampiamente consumato in paesi come la Gran Bretagna, la Norvegia e il Canada, ha rappresentato per secoli una fonte di nutrimento essenziale per le popolazioni costiere. L’eglefino è noto anche per il suo ruolo iconico nella cucina britannica, in particolare nel tradizionale “fish and chips”, introdotto per la prima volta nel XIX secolo. In Scozia, è celebre nella ricetta tradizionale del “finan haddie”, un piatto a base di eglefino affumicato. La pesca dell’eglefino, regolamentata per garantirne la sostenibilità, ha subito evoluzioni nel tempo, con l’introduzione di tecniche più rispettose dell’ambiente e degli ecosistemi marini. La sua presenza nei mercati globali è un riflesso della sua versatilità e del suo gusto apprezzato in diverse tradizioni culinarie.

Caratteristiche

L’eglefino si distingue per il suo aspetto inconfondibile e per le sue qualità culinarie. Questo pesce ha un corpo snello e affusolato, con una lunghezza media di 30-70 cm e una colorazione grigio-argentea. La sua linea laterale, di un intenso colore nero, si estende lungo tutto il corpo, rendendolo facilmente riconoscibile. Un altro tratto distintivo è la macchia nera appena sotto la prima pinna dorsale, un dettaglio che gli ha valso il soprannome di “impronta del pollice di San Pietro”. Dal punto di vista alimentare, l’eglefino è apprezzato per la sua carne bianca, compatta ma tenera, e per il suo sapore delicato che lo rende ideale per una varietà di piatti. È un pesce magro, con un basso contenuto di grassi, il che lo rende una scelta eccellente per chi segue una dieta equilibrata e ricca di proteine.

Varietà e Tipi di Eglefino

Anche se si parla di un’unica specie, esistono diverse tipologie commerciali di eglefino in base al trattamento:

  • Fresco: ideale per cotture delicate
  • Affumicato: tradizionale nel Regno Unito, dal gusto intenso
  • Congelato: comodo da conservare a lungo
  • Sottovuoto: mantiene intatti gusto e proprietà nutritive

Come scegliere l’Eglefino?

Per scegliere un eglefino fresco e di alta qualità, presta attenzione ad alcuni dettagli fondamentali. La pelle deve essere lucida e umida, con colori vibranti e una linea laterale ben visibile. Gli occhi dovrebbero essere chiari e brillanti, mai opachi. Assicurati che le branchie siano di un rosso vivo o rosato, segno di freschezza. Inoltre, annusa il pesce: un odore delicato di mare è normale, mentre un odore pungente potrebbe indicare che non è più fresco. Se acquisti filetto di eglefino, cerca carne bianca e soda, priva di segni di scolorimento o macchie scure. Preferisci pesci provenienti da metodi di pesca sostenibili, indicati spesso sull’etichetta, per proteggere gli ecosistemi marini e garantire una maggiore qualità del prodotto.

Come conservare l’Eglefino?

L’eglefino fresco va consumato entro 24 ore dall’acquisto. Puoi conservarlo:

  • In frigorifero a 0–4 °C, avvolto in pellicola o contenitore ermetico
  • In freezer a -18 °C fino a 3 mesi Il prodotto affumicato, invece, si conserva più a lungo anche in frigo.

Stagionalità

La pesca dell’eglefino avviene tutto l’anno, ma il periodo migliore per il consumo è tra gennaio e aprile, quando le carni sono più compatte e gustose. Questo periodo coincide con la migrazione verso acque più fredde, che migliora la qualità della carne.

Come si Cucina l’Eglefino: Metodi di cottura consigliati

L’eglefino è un pesce delicato e versatile che si presta a molte preparazioni culinarie. Può essere cotto al forno, grigliato, bollito o fritto, a seconda del piatto che si desidera realizzare. Per mantenerne il sapore delicato e la consistenza morbida, è consigliabile cuocerlo con metodi che ne esaltino le caratteristiche naturali, come al vapore o in padella con un filo d’olio d’oliva. È perfetto con spezie leggere, limone, erbe fresche come prezzemolo o aneto e accompagnato da verdure di stagione. L’eglefino può anche essere impanato e fritto per preparare il classico “fish and chips” o utilizzato per zuppe di pesce e gratin. La chiave per cucinarlo al meglio è evitare cotture troppo lunghe, che potrebbero compromettere la sua delicatezza.

Vediamo nel dettaglio le molteplici cotture, tutte delicate per preservare la sua carne tenera:

  • Vapore: 8-10 minuti, ideale per un piatto leggero
  • Forno: 15-20 minuti a 180 °C, spesso con panatura o erbe aromatiche
  • Padella: 5-7 minuti per lato, ottimo con un filo d’olio e limone
  • Gratinato: con pangrattato e spezie, 15 minuti in forno
  • Affumicato: già pronto all’uso o scaldato brevemente

Come utilizzare l’Eglefino in cucina?

In cucina l’eglefino si utilizza per preparazioni semplici o elaborate:

  • Zuppe e minestre di pesce
  • Crocchette e fishcake
  • Secondi al forno o al vapore
  • Piatti unici con patate, spinaci o legumi Può anche essere servito in insalate di mare o come antipasto con salse leggere.

Abbinamenti consigliati

L’eglefino si sposa bene con ingredienti che ne esaltano il sapore delicato:

  • Verdure a foglia verde come spinaci o bietole
  • Patate: bollite o al forno
  • Limone e erbe aromatiche: timo, prezzemolo, erba cipollina
  • Salse leggere: yogurt, senape dolce o maionese

Benefici per la salute

Oltre a essere gustoso, l’eglefino è una scelta salutare:

  • Ricco di proteine ad alto valore biologico
  • Basso contenuto di grassi saturi
  • Fonte di iodio, selenio e vitamina B12
  • Utile per la salute della tiroide e del sistema nervoso

Proprietà nutrizionali (per 100 g)

Valore NutrizionaleQuantità
Energia82 kcal
Proteine18 g
Grassi totali0.6 g
Carboidrati0 g
Colesterolo60 mg
Sodio70 mg
Vitamina B122.4 µg
Selenio35 µg

Differenze tra Eglefino e altri pesci simili

L’eglefino viene spesso confuso con il merluzzo, ma ci sono differenze:

  • Sapore: l’eglefino ha un gusto più dolce
  • Consistenza: più morbida rispetto al merluzzo
  • Colore: la pelle è più scura con una macchia nera caratteristica

Curiosità

  • È il protagonista del “Smoked Haddock”, una colazione tradizionale inglese.
  • In Scozia è noto come “Finnan Haddie”, affumicato secondo antichi metodi locali.
  • È uno dei pesci più sostenibili secondo il Marine Stewardship Council (MSC).

Conclusioni

L’eglefino è un pesce versatile, sano e ricco di gusto. La sua carne leggera e nutriente lo rende ideale per adulti e bambini, perfetto per cucine semplici o gourmet. Grazie alle sue proprietà nutrizionali e alla facilità di preparazione, è un ottimo alleato nella tua dieta settimanale.

Domande frequenti (FAQ)

L’eglefino ha molte spine?
No, ha una lisca centrale facilmente rimovibile e poche spine laterali.

Posso mangiarlo crudo?
Meglio evitare, non è adatto alla preparazione di sushi o sashimi.

È adatto ai bambini?
Sì, per la carne tenera e il basso contenuto di grassi, ma sempre senza spine.

È un pesce sostenibile?
Sì, soprattutto se pescato con metodi certificati sostenibili.

Vedi tutte le ricette con Eglefino

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