Capicollo

Capicollo intero stagionato con fette sottili e pane rustico su tagliere in pietra scura

Il capicollo, noto anche come coppa in alcune regioni italiane, è un salume pregiato ricavato dal collo del suino. Grazie alla sua lavorazione artigianale e alla stagionatura, offre un gusto intenso e aromatico.

Cos’è il Capicollo

Il capicollo è un salume stagionato ottenuto dalla lavorazione del muscolo cervicale del maiale. Ha una forma allungata e viene insaccato, speziato e lasciato maturare per diverse settimane o mesi.

Storia e Origini del Capicollo

Il capicollo ha origini antiche:

  • Diffuso già nell’epoca romana come metodo di conservazione della carne.
  • È tipico della tradizione gastronomica del Centro-Sud Italia.
  • Diverse regioni hanno versioni proprie, come il Capocollo di Martina Franca in Puglia e il Capocollo Calabrese DOP.

Produzione e Lavorazione

La produzione del capicollo segue questi passaggi:

  1. Selezione della carne: si utilizza il muscolo cervicale del suino.
  2. Salagione e aromatizzazione: la carne viene massaggiata con sale, pepe, spezie e talvolta vino.
  3. Insacco e legatura: avvolto in budello naturale e legato con spago.
  4. Stagionatura: può durare da 60 giorni fino a diversi mesi, in base alla tipologia.

Tipologie di Capicollo

  • Di Martina Franca: affumicato leggermente con legno di fragno e vinificato.
  • Calabrese DOP: piccante e dal sapore intenso, grazie all’uso del peperoncino.
  • Toscano: speziato con aglio, pepe e rosmarino.
  • Umbro: dal gusto delicato, con spezie locali.

Utilizzi in Cucina del Capicollo

Il capicollo è molto versatile:

  • Affettato sottilmente e servito con pane e formaggi.
  • Nelle focacce e nei panini gourmet.
  • Come ingrediente per primi piatti, ad esempio con pasta e pecorino.
  • Cotto, usato per insaporire arrosti o ripieni.

Quali Metodi di Cottura Utilizzare

  • A crudo: ideale per degustazioni con vino e formaggi.
  • Saltato in padella: per aggiungere sapore a primi e secondi.
  • In forno: perfetto per avvolgere carni o verdure.

Conservazione

  • Intero: da conservare in un luogo fresco e asciutto, appeso.
  • Affettato: in frigorifero, avvolto in carta alimentare o sottovuoto.
  • Congelato: se ben sigillato, può durare fino a 3 mesi.

Benefici e Controindicazioni

Benefici

  • Fonte di proteine ad alto valore biologico.
  • Contiene ferro e zinco, utili per il metabolismo.
  • Gusto ricco con pochi conservanti nelle versioni artigianali.

Controindicazioni

  • Elevato contenuto di sodio, da consumare con moderazione.
  • Grassi saturi, da limitare in caso di dieta ipocalorica.

Valori Nutrizionali (per 100 g di capicollo)

NutrienteValore
Calorie330 kcal
Proteine26 g
Grassi25 g
Carboidrati0 g
Sodio1200 mg

Curiosità

Il nome capicollo deriva dalla combinazione di capo (testa) e collo, indicando la parte dell’animale da cui viene ricavato. In diverse regioni italiane assume nomi differenti: coppa in Emilia-Romagna, lonza in altre zone del Centro Italia.

Consigli

  • Acquistare prodotti artigianali per un gusto autentico.
  • Affettarlo sottile per esaltarne la consistenza morbida.
  • Abbinarlo a vini rossi strutturati, come il Primitivo o il Nero d’Avola.

Conclusione

Il capicollo è un salume tradizionale ricco di storia e sapore. Perfetto sia a crudo che in cucina, è una scelta ideale per gli amanti dei salumi italiani.

Domande Frequenti

Qual è la differenza tra capocollo e coppa? Sono lo stesso prodotto, con nomi diversi a seconda della regione.

Si può congelare? Sì, se sottovuoto o ben sigillato, fino a 3 mesi.

Qual è il miglior abbinamento per il capocollo? Pane casereccio, formaggi stagionati e un buon vino rosso.

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