La melagrana è il frutto del melograno (Punica granatum), pianta originaria dell’Asia occidentale, oggi coltivata anche nel bacino del Mediterraneo. Esternamente ha una scorza dura e coriacea, di colore rosso intenso o tendente al rosato. Al suo interno racchiude centinaia di arilli, piccoli semi avvolti da una polpa succosa, traslucida e di colore rubino. Ogni arillo ha un sapore dolce-acidulo caratteristico, molto aromatico. Simbolo di fertilità e abbondanza in molte culture, la melagrana è apprezzata non solo per il suo sapore, ma anche per le sue eccezionali proprietà benefiche.
Storia e origine della melagrana
La melagrana ha una storia millenaria: era coltivata già nell’antica Persia ed è citata nei testi egizi, nella Bibbia e nella mitologia greca. Per i Greci era il frutto sacro ad Era, simbolo di vita e morte, mentre per i Romani rappresentava la fertilità. Introdotta in Europa attraverso i commerci e le invasioni, ha trovato un clima ideale nelle regioni del sud Italia, in particolare in Sicilia e Puglia. Ancora oggi è legata a numerose tradizioni e viene consumata durante festività come il Capodanno, per augurare prosperità.
Varietà e tipi di melagrana
Esistono diverse varietà di melagrana, ognuna con caratteristiche specifiche legate al colore della buccia, al sapore, alla grandezza degli arilli e alla durezza dei semi. Le varietà si dividono principalmente in dolci, agrodolci e acidule, ed è proprio la proporzione tra zuccheri e acidi organici a determinare il gusto finale del frutto.
Tra le più conosciute troviamo:
- Wonderful: varietà americana molto diffusa, caratterizzata da buccia rosso scuro e arilli grandi e succosi. È una delle più coltivate per la produzione di succo.
- Dente di Cavallo: varietà italiana tipica del sud, dalla buccia più chiara e arilli dolci, poco acidi, con seme morbido.
- Mollar de Elche: varietà spagnola, particolarmente dolce, con arilli rosa-rossastri e semi quasi impercettibili. Apprezzata per il consumo fresco.
- Valenciana: varietà precoce, con buccia rosata e arilli chiari, molto delicata nel sapore.
- Akko: cultivar israeliana molto apprezzata per l’equilibrio tra acidità e dolcezza, con arilli rosso rubino.
Le differenze tra le varietà rendono la melagrana un frutto interessante anche in funzione dell’uso: alcune sono perfette da spremere, altre ideali per essere consumate al naturale o usate in cucina. Alcune varietà più esotiche hanno arilli di colore bianco o rosato, meno comuni ma ugualmente nutrienti.
Stagionalità
La stagione della melagrana va da settembre a dicembre, con un picco di raccolta tra ottobre e novembre. È un frutto tipicamente autunnale, perfetto per arricchire le tavole delle festività. Se conservata in un luogo fresco e asciutto, la melagrana può durare anche diverse settimane. Gli arilli, invece, possono essere congelati per un utilizzo successivo, conservando gran parte delle loro proprietà.
Valori nutrizionali della melagrana
La melagrana è un frutto ricco d’acqua (circa l’80%) e povero di calorie (circa 70 kcal per 100 g). È una fonte eccellente di antiossidanti, in particolare polifenoli, flavonoidi e tannini. Contiene vitamina C, potassio, vitamina K, acido folico e piccole quantità di ferro e fibre. I suoi arilli apportano anche zuccheri naturali facilmente assimilabili. Il contenuto di antiossidanti è tra i più alti tra i frutti, superiore anche a quello di tè verde e mirtilli.
Tabella nutrizionale (per 100 g di arilli)
Componente | Valore |
---|---|
Energia | 70 kcal |
Acqua | 80 g |
Carboidrati | 16,5 g |
Zuccheri | 13,7 g |
Proteine | 1 g |
Grassi | 0,3 g |
Fibre | 2,4 g |
Vitamina C | 10 mg (11% RDA) |
Vitamina K | 16 µg (20% RDA) |
Acido folico (B9) | 38 µg (10% RDA) |
Potassio | 250 mg |
Ferro | 0,3 mg |
Polifenoli | >1.000 mg/l (succo)* |
*Il contenuto di antiossidanti (soprattutto acido ellagico, punicalagine e tannini) può variare in base alla varietà e al metodo di estrazione del succo.
Proprietà e benefici per la salute
La melagrana è nota per le sue numerose proprietà benefiche. Gli antiossidanti presenti contrastano l’azione dei radicali liberi e rallentano l’invecchiamento cellulare. Ha effetti antinfiammatori, aiuta a ridurre la pressione arteriosa e migliora la salute cardiovascolare. Studi recenti ne hanno evidenziato anche un potenziale ruolo anticancerogeno, soprattutto nei confronti del tumore alla prostata e al seno. Inoltre, favorisce la digestione, rafforza il sistema immunitario e ha un blando effetto diuretico.
Come si pulisce e si apre
Aprire una melagrana può sembrare complicato, ma con la tecnica giusta è semplice. Si incide la buccia lungo l’equatore e si divide il frutto in spicchi. Poi si allargano le sezioni con le mani, facendo cadere gli arilli in una ciotola piena d’acqua: i semi affondano, mentre la parte bianca galleggia. È importante non tagliare gli arilli per evitare di perdere il succo. Una volta puliti, si conservano in frigo per 2-3 giorni.
Usi della melagrana in cucina
In cucina la melagrana è estremamente versatile. Può essere utilizzata:
- Nei dolci: come decorazione o ingrediente per mousse, crostate, gelati e semifreddi.
- Nelle insalate: abbinata a rucola, formaggi freschi, noci o agrumi.
- Nei piatti salati: su tartare di pesce, arrosti o risotti.
- Nei drink: per cocktail, succhi o estratti freschi.
- In salse e riduzioni: per accompagnare carni bianche o selvaggina.
Il succo di melagrana, dolce e lievemente acidulo, è apprezzato anche come bevanda salutare o base per condimenti.
Differenze con melograno
Il termine melograno indica la pianta, mentre melagrana è il frutto. È un errore comune usare i due termini in modo intercambiabile. Botanicamente, il melograno appartiene alla famiglia delle Lythraceae ed è un arbusto caducifoglie. Produce fiori rossi molto decorativi e frutti globosi con calice persistente. Il frutto, la melagrana, si riconosce per il suo aspetto sferico e la buccia coriacea che protegge i semi interni.
Come conservare la melagrana
Per una corretta conservazione della melagrana, si consiglia di riporla intera in frigorifero per prolungarne la durata fino a 2-3 settimane. Gli arilli sgranati, invece, possono essere conservati in contenitori ermetici in frigo per 2-3 giorni, oppure congelati. Il succo può essere imbottigliato e tenuto in frigorifero per 3-4 giorni, oppure congelato in cubetti per un uso pratico.
Curiosità sulla melagrana
- In molte culture è considerata un simbolo di fertilità, abbondanza e buon auspicio.
- In Turchia e Iran è tradizione romperne una il primo giorno dell’anno per attirare prosperità.
- Il succo è usato anche per tingere tessuti in modo naturale.
- La buccia essiccata ha usi in fitoterapia e cosmesi naturale.
- La melagrana è raffigurata in antichi mosaici e affreschi come elemento decorativo.
Conclusioni
La melagrana è un frutto straordinario, non solo per il suo aspetto scenografico e il gusto inconfondibile, ma anche per le innumerevoli proprietà benefiche che la rendono un alleato della salute. Ricca di antiossidanti, vitamine e minerali, è un ingrediente versatile in cucina, adatto a preparazioni dolci e salate, ma anche a succhi, salse e decorazioni eleganti. La sua stagionalità autunnale la rende simbolo di abbondanza e benessere, e includerla regolarmente nella dieta è un modo semplice e naturale per prendersi cura del proprio organismo. Inserire la melagrana nei propri menù significa portare in tavola gusto, colore e salute, nel rispetto della stagionalità e della tradizione mediterranea.