Il surimi è un prodotto alimentare a base di pesce, spesso venduto sotto forma di bastoncini bianchi con superficie arancione, noti anche come “polpa di granchio” nei prodotti confezionati. In realtà non contiene granchio, ma si ottiene dalla lavorazione di pesce magro (solitamente merluzzo o nasello) che viene tritato, lavato e miscelato con addensanti, zuccheri, sale e aromi. Il risultato è una pasta proteica che simula gusto e consistenza della polpa di crostacei.
Origini e storia del surimi
Il surimi ha origini antiche e risale al Giappone del XII secolo, dove veniva utilizzato per conservare il pesce. I giapponesi trituravano il pesce bianco e lo facevano cuocere in forme decorative. Il surimi moderno, così come lo conosciamo oggi, nasce però negli anni ’60, grazie a tecniche industriali che lo hanno reso popolare in tutto il mondo. Viene ampiamente usato nella cucina asiatica, ma anche in insalate di mare e preparazioni pronte all’uso in Europa.
Caratteristiche principali del surimi
Il surimi si presenta in bastoncini cilindrici o rettangolari, con interno bianco compatto e superficie arancio brillante, ottenuta tramite coloranti alimentari. Ha una consistenza elastica e morbida, e un sapore dolce e delicato, che ricorda vagamente il granchio. È un prodotto precotto, pronto al consumo e facilmente digeribile. Spesso è confezionato sottovuoto o in atmosfera modificata.
Varietà e tipi di surimi
Esistono diverse tipologie di surimi, a seconda del contenuto di pesce e della qualità degli ingredienti. I prodotti più economici contengono meno del 40% di pesce e più additivi, mentre i surimi di fascia alta possono superare il 60-70% di pesce. In commercio si trovano anche surimi in scaglie, a cubetti o sfilacciati, ideali per insalate. Alcune varianti asiatiche includono spezie o alghe, mentre in Europa si predilige la versione più neutra.
Vediamo nel dettagli le varietà che si trovano in commercio:
- Classico in bastoncini: il più comune, per insalate e antipasti
- A sfoglia: usato per ripieni o sushi
- A cubetti: comodo per condire paste fredde o zuppe
- In fili (kani kama): tipico nei piatti asiatici Inoltre, ci sono versioni premium con una maggiore percentuale di pesce o aromatizzate con veri crostacei.
Come scegliere un buona qualità?
Per scegliere un buon surimi, controlla l’etichetta e verifica la percentuale di pesce contenuta. Più è alta, migliore è la qualità del prodotto. Evita quelli con troppi additivi, zuccheri o esaltatori di sapidità. La lista ingredienti deve essere chiara e il colore non eccessivamente acceso. È preferibile scegliere confezioni refrigerate, piuttosto che quelle a lunga conservazione, per una migliore freschezza e consistenza.
Come conservare il surimi?
Il surimi va conservato in frigorifero a temperature tra 0°C e 4°C. Una volta aperta la confezione, è consigliabile consumarlo entro 2-3 giorni. Può essere anche congelato, se la confezione lo consente, per prolungarne la durata. Evita di lasciare il surimi esposto all’aria, poiché tende ad assorbire facilmente gli odori di altri alimenti e a perdere la sua consistenza.
Come preparare e cucinare il surimi: Consigli, Metodi e Abbinamenti
Il surimi, conosciuto anche come “bastoncini di pesce”, è un prodotto a base di polpa di merluzzo e altri pesci lavorati per ottenere una consistenza morbida e un sapore delicato. È molto apprezzato per la sua versatilità in cucina e la facilità di utilizzo, ma spesso ci si chiede come prepararlo correttamente e se sia necessario cuocerlo.
1. Il surimi va cotto o solo scongelato?
Il surimi è già cotto durante il processo di produzione, quindi non è necessario cuocerlo prima di consumarlo. Basta scongelarlo (anche in acqua bollente per circa 2 minuti) se è surgelato o utilizzarlo direttamente se acquistato fresco. Tuttavia, può essere scaldato o lavorato in diverse ricette per esaltarne il sapore.
2. Metodi per prepararlo al meglio
A seconda della ricetta, il surimi può essere utilizzato in diversi modi:
- A crudo: perfetto per insalate, poke bowl e sushi, basta sfilacciarlo o tagliarlo a rondelle.
- Scaldato in padella: 2-3 minuti con poco olio, ideale per piatti caldi come frittate, risotti o ripieni di pasta fresca.
- Al vapore: morbido e succoso in 4-5 minuti
- Al microonde: sistemarlo nel piatto e farlo cuocere per 30 secondi a potenza media
- Alla piastra: cuocerlo per 2 minuti per lato e condirlo con un filo d’olio
- In forno: ottimo per gratinati e torte salate, mantiene la sua morbidezza.
- In salse e creme: frullato con yogurt o maionese, diventa un condimento perfetto per crostini e antipasti.
Come utilizzare il surimi in cucina?
Il surimi si presta a moltissime preparazioni. Può essere tagliato a rondelle o sfilacciato per insalate di mare, aggiunto a sushi e maki, oppure usato per arricchire primi piatti a base di pesce. È ottimo anche nei panini, negli antipasti freddi o come ripieno per crepes e torte salate. Il suo sapore neutro lo rende adatto ad accompagnare anche verdure, riso, cous cous e pasta fredda.
Abbinamenti consigliati per il surimi
Il surimi si abbina perfettamente con ingredienti freschi e leggeri. Puoi servirlo con limone, prezzemolo, avocado, cetrioli e pomodorini. Si sposa bene con maionese, yogurt, salsa cocktail o vinaigrette agli agrumi. Ottimo anche con riso basmati, alghe, crostacei e verdure croccanti. Nei piatti freddi, si può unire a frutta come mango o ananas, per un tocco esotico.
Benefici per la salute del surimi
Il surimi è ricco di proteine e povero di grassi, il che lo rende adatto a molte diete. Contiene omega-3, anche se in quantità inferiori rispetto al pesce fresco. È facile da digerire e può essere un’ottima alternativa per chi non ama il pesce con lische. Tuttavia, può contenere additivi e zuccheri aggiunti, quindi è importante leggere le etichette e non consumarlo in modo eccessivo.
Proprietà nutrizionali del (per 100 g)
Nutriente | Valore |
---|---|
Energia | 120 kcal |
Grassi totali | 2 g |
di cui saturi | 0,5 g |
Carboidrati | 13 g |
di cui zuccheri | 3 g |
Proteine | 11 g |
Sale | 1,3 g |
Differenze con veri crostacei
Il surimi imita nell’aspetto e nel sapore la polpa di granchio, ma è molto diverso dal punto di vista nutrizionale. Non è un crostaceo, bensì un composto a base di pesce lavorato. Ha un prezzo inferiore, una durata maggiore e un utilizzo più semplice. Tuttavia, i valori nutrizionali sono inferiori rispetto a gamberi, astice o granchio vero. È un prodotto comodo e versatile, ma non sostituisce i frutti di mare freschi.
Curiosità
Il surimi è così diffuso in Giappone che viene considerato parte integrante del bento tradizionale. In Corea viene servito come snack fritto, mentre in Europa è spesso protagonista di piatti pronti e surgelati. In alcuni Paesi viene chiamato “crab stick”, ma in realtà non contiene granchio. Negli ultimi anni, sono nate anche versioni vegane del surimi, a base di soia o legumi.
Conclusioni
Il surimi è un ingrediente pratico, veloce e dal gusto delicato, ideale per chi cerca una fonte di proteine leggera e versatile. Si presta a tantissime ricette, richiede poca preparazione ed è sempre pronto all’uso. Se scelto con attenzione, può arricchire la dieta quotidiana e portare varietà in cucina. È perfetto per chi ha poco tempo ma non vuole rinunciare a un tocco di sapore marino.
Domande frequenti (FAQ) sul surimi
Il surimi è pesce vero?
Sì, è fatto con pesce bianco tritato, solitamente merluzzo o nasello.
Contiene granchio?
No, non contiene granchio. Ne imita solo il sapore.
Si può mangiare crudo?
Sì, è già precotto e pronto da consumare.
È adatto a una dieta ipocalorica?
Sì, ma è importante scegliere prodotti con poco zucchero e additivi.