Lo speck è un salume affumicato e stagionato, tipico del Trentino-Alto Adige, ottenuto dalla coscia posteriore del suino, parzialmente disossata e lavorata con sale, spezie e affumicatura leggera. La sua particolarità è l’unione di due tecniche: stagionatura all’aria e affumicatura a freddo, che donano un sapore deciso ma equilibrato.
A differenza del prosciutto crudo, lo speck ha una crosta speziata, un profumo affumicato delicato e una consistenza più soda ma comunque morbida. Viene consumato a fette sottili o a cubetti, ed è molto versatile in cucina.
Origini e storia dello speck
Lo speck affonda le sue radici nella tradizione contadina dell’Alto Adige. Documenti risalenti al XV secolo testimoniano l’uso di conservare la carne con fumo e sale per i mesi invernali. Il motto locale “poco sale, poco fumo e molta aria fresca” sintetizza la filosofia alla base di questo salume.
Dal 1996 lo Speck Alto Adige IGP è riconosciuto a livello europeo, tutelato per la sua origine geografica e metodo di lavorazione. Ancora oggi segue regole produttive precise, legate alla tradizione ma anche all’innovazione.
Caratteristiche principali dello speck
- Taglio: ricavato dalla coscia suina, simile a quella del prosciutto
- Affumicatura: leggera, a freddo, con legni non resiniferi (faggio, acero)
- Stagionatura: da 20 settimane fino a 6 mesi, in ambienti ben aerati
- Aroma: speziato e affumicato, ma non invadente
- Aspetto: crosta esterna scura e speziata, parte magra rosso intenso, grasso bianco perlaceo
- Sapore: deciso, saporito, lievemente affumicato, con note aromatiche
La consistenza è compatta ma non secca, ideale per essere tagliato finissimo o a dadini per preparazioni calde.
Varietà e tipologie di speck
Sebbene lo Speck Alto Adige IGP sia il più noto, esistono altre varianti:
- Speck artigianale: prodotto da piccoli salumifici, spesso più aromatico
- Tirolese: diffuso anche in Austria, simile per metodo ma meno stagionato
- Dolce: con stagionatura breve e sapore più delicato
- Affumicato forte: per palati che amano gusti intensi
- Speck da taglio spesso: venduto in tranci per tagliere e panini rustici
Ogni tipo differisce per tempo di stagionatura, quantità di sale e uso di erbe aromatiche.
Come scegliere lo speck?
Per acquistare un buono speck:
- Controlla la presenza del marchio IGP, garanzia di qualità
- Valuta la crosta esterna: deve essere compatta, con aromi visibili
- La parte magra deve essere rossa intensa, la grassa bianca lucida
- Al taglio deve sprigionare profumo di affumicato e spezie, mai acido
- Preferisci tranci interi se vuoi affettarlo fresco al momento
I prodotti confezionati devono avere ingredienti semplici, senza additivi inutili.
Come conservare lo speck?
Lo speck intero si conserva:
- In frigorifero, avvolto in carta alimentare
- In alternativa, in un panno di cotone pulito
- Al riparo dall’umidità e da sbalzi termici
Lo speck affettato va:
- Conservato in frigo, in contenitore ermetico
- Consumato entro 3-4 giorni dall’apertura
- Evita l’esposizione all’aria che lo secca eccessivamente
Si può anche congelare, ma meglio affettarlo dopo lo scongelamento.
Come usare lo speck in cucina?
Lo speck è estremamente versatile:
- A crudo, in taglieri con pane, formaggi e frutta secca
- Nei panini, con formaggi cremosi o verdure grigliate
- Per insaporire primi piatti, come risotti, gnocchi, pasta alla panna
- In torte salate, focacce e muffin rustici
- Come involucro per arrosti e pesce, al posto della pancetta
- Grigliato o rosolato, per croccantezza nei piatti caldi
Basta poco per dare gusto deciso e aromatico anche a preparazioni semplici.
Abbinamenti consigliati
Lo speck si abbina alla perfezione con:
- Formaggi stagionati: pecorino, grana, fontina
- Pane nero o ai cereali, meglio se leggermente tostato
- Frutta fresca: fichi, mele, uva
- Mostarde o composte agrodolci, per contrastare la sapidità
- Vini rossi giovani: Schiava, Pinot Nero, Lagrein
- Birre artigianali, meglio se affumicate o ambrate
È perfetto anche in un tagliere misto con salumi e sottaceti.
Benefici per la salute dello speck
Pur essendo un alimento ricco di grassi, lo speck offre:
- Buon contenuto di proteine nobili
- Fonte di vitamine del gruppo B
- Apporto di ferro, zinco e selenio
- Energia immediata, utile per sportivi e lavori fisici
- Aromi naturali grazie all’uso di spezie e affumicatura leggera
Va comunque consumato con moderazione, specialmente nelle diete iposodiche.
Proprietà nutrizionali
Valori medi per 100 g di prodotto:
Componente | Valore |
---|---|
Energia | 300 kcal |
Proteine | 26 g |
Grassi totali | 22 g |
di cui saturi | 8 g |
Carboidrati | 0.5 g |
Sodio | 1200 mg |
Ferro | 1.5 mg |
Zinco | 2 mg |
Differenze con altri salumi simili
- Rispetto al prosciutto crudo: questo salume altoatesino è affumicato e speziato, mentre il crudo viene solo stagionato all’aria.
- A confronto con la pancetta: è più magro, contiene meno grasso e viene affumicato a freddo.
- Diverso dalla bresaola: la bresaola è realizzata con carne bovina, molto più magra e priva di aromi da fumo.
- Diversità rispetto al bacon: il bacon è pancetta affumicata, molto più grassa e spesso già precotta.
Questo prodotto ha una sua identità precisa, riconoscibile per equilibrio aromatico, colore e versatilità in cucina.
Curiosità
Il nome “speck” deriva dal tedesco e significa “grasso” o “pancetta”. In Alto Adige, ogni famiglia contadina aveva una propria miscela di spezie per la lavorazione.
Lo speck IGP ha un disciplinare severo, che stabilisce taglio, affumicatura, spezie e durata minima della stagionatura. Una fetta di qualità si riconosce dal profumo aromatico e dalla compattezza, non dall’eccessiva salatura.
È anche protagonista di feste tradizionali, come la Südtiroler Speckfest, che si svolge ogni anno a Santa Maddalena (BZ).
Conclusioni
Lo speck è un salume ricco di gusto, perfetto per piatti rustici, saporiti e creativi. Offre il giusto equilibrio tra affumicato e aromatico, è facile da utilizzare e conserva a lungo. Ottimo a crudo o cotto, è un ingrediente irrinunciabile della cucina regionale alpina ma adatto anche a ricette moderne.
Domande frequenti (FAQ) sullo speck
Lo speck è cotto o crudo?
È crudo, ma sottoposto ad affumicatura e stagionatura.
È più grasso del prosciutto?
Contiene più grassi, ma spesso in misura bilanciata dal tipo di taglio.
Va tolta la crosta?
Sì, se troppo dura o speziata in eccesso.
Si può congelare?
Sì, preferibilmente intero o in tranci.
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