Farina di farro

La farina di farro è un prodotto derivato dalla macinazione dei chicchi di farro, un antico cereale appartenente alla famiglia del grano. Rispetto alle farine raffinate, conserva meglio le sostanze nutritive e presenta un sapore più rustico e aromatico. Esistono diverse tipologie di farro (monococco, dicocco e spelta), ciascuna con caratteristiche leggermente diverse, ma tutte accomunate da un ottimo profilo nutrizionale e da un basso indice glicemico.

Origini e storia

Il farro è considerato uno dei primi cereali coltivati dall’uomo, con tracce risalenti a oltre 10.000 anni fa. Utilizzato già in Mesopotamia ed Egitto, era alla base dell’alimentazione dei Romani, che lo impiegavano per produrre pane, focacce e polente. Dopo secoli di oblio, è tornato alla ribalta grazie al crescente interesse per i prodotti integrali, biologici e a basso impatto glicemico.

Caratteristiche principali

La farina di farro si distingue per il suo colore beige chiaro, la consistenza leggermente granulosa e un profumo intenso e aromatico. Ha un glutine meno tenace rispetto alla farina di grano tenero, rendendola adatta per lievitati leggeri, biscotti, crostate e pasta fresca. È più digeribile, pur non essendo indicata per i celiaci.

Varietà e Tipi di farina di farro

A seconda del tipo di farro utilizzato e del grado di raffinazione, esistono diverse tipologie:

  • Monococco (Triticum monococcum): La varietà più antica e meno produttiva, con un sapore intenso e un alto contenuto di proteine.
  • Dicocco (Triticum dicoccum): La varietà più diffusa in Italia, ideale per la produzione di farina e pasta.
  • Spelta (Triticum spelta): Simile al grano tenero, con una resa maggiore e un sapore più delicato.
  • Integrale: contiene tutto il chicco, inclusi germe e crusca

Come scegliere la qualità giusta?

Quando acquisti farina di farro, controlla sempre:

  • La tipologia di farro (monococco, dicocco, spelta)
  • Il grado di raffinazione: integrale o semintegrale per una maggiore ricchezza nutrizionale
  • L’origine biologica: il farro viene spesso coltivato senza uso intensivo di pesticidi
  • La freschezza: meglio se macinata a pietra e con data di confezionamento recente

Conservazione

Per mantenerne intatti sapore e proprietà:

  • Conserva la farina di farro in un luogo fresco e asciutto, lontano da fonti di calore e luce
  • Utilizza contenitori ermetici in vetro o latta per preservarne l’aroma
  • Se integrale, consumala entro 2-3 mesi, poiché contiene più oli naturali e irrancidisce prima

Come utilizzare la farina di farro in cucina?

La farina di farro è molto versatile. Può essere usata:

  • In sostituzione parziale o totale della farina 00 in dolci da forno
  • Per preparare pane integrale, focacce o grissini dal gusto deciso
  • In impasti freschi per pasta o gnocchi
  • Per crostate e biscotti rustici dal sapore pieno
  • In torte salate o pancake integrali

Abbinamenti consigliati

Grazie al suo gusto leggermente nocciolato, si abbina bene con:

  • Verdure di stagione, come zucca, zucchine e spinaci
  • Formaggi freschi e stagionati
  • Frutta secca e miele
  • Spezie come cannella, zenzero e noce moscata
  • Legumi e semi (lino, sesamo, girasole)

Benefici e proprietà nutrizionali

Dal punto di vista nutrizionale, la farina di farro è una scelta eccellente per chi cerca un alimento sano e completo. È ricca di fibre, che migliorano la digestione, e di proteine, che favoriscono la crescita muscolare. Inoltre, il suo basso contenuto di grassi e il potere saziante la rendono ideale per diete ipocaloriche.

Vediamo nel dettaglio i diversi vantaggi:

  • Ricca di fibre, aiuta il transito intestinale
  • Contiene vitamine del gruppo B, magnesio, ferro e zinco
  • Ha un indice glicemico moderato, utile per il controllo della glicemia
  • Il suo glutine è meno tenace, risultando più digeribile
  • Favorisce un’alimentazione più naturale e sostenibile

Di seguito lo schema dettagliato con le Proprietà nutrizionali della farina di farro (per 100 g)

ComponenteQuantità
Energia340 kcal
Carboidrati65 g
Proteine12 g
Grassi2.5 g
Fibre8 g
Ferro3.5 mg
Magnesio130 mg
Vitamina B3 (Niacina)6 mg

Differenze con altri tipi di farine

A differenza della farina 00, quella di farro è più nutriente e ha un glutine meno aggressivo, ma richiede maggiore attenzione nella lievitazione. Rispetto alla farina integrale di grano, è più digeribile e ha un sapore più delicato e aromatico. Non va confusa con la farina d’orzo o di avena, che non contengono glutine.

Curiosità

Una curiosità interessante sulla farina di farro è che il termine “farina” deriva proprio da “far”, che in latino significa farro, che era il cereale principale utilizzato nell’antichità. Inoltre, il farro è noto per la sua resistenza a condizioni climatiche difficili, il che lo rende un cereale sostenibile e adatto a coltivazioni biologiche.

Inoltre:

In epoca romana, il farro era considerato il cereale degli dei

Nella cucina contadina, era usata per preparare zuppe dense e nutrienti

Oggi viene coltivata soprattutto in Umbria, Toscana e Abruzzo

Il farro monococco è talmente antico da essere chiamato anche “grano vestito”

Conclusioni

La farina di farro rappresenta un ritorno alle origini, un modo per riscoprire sapori autentici e promuovere una cucina più sana e sostenibile. Grazie al suo profilo nutrizionale, alla versatilità e al gusto deciso ma equilibrato, è perfetta per chi vuole arricchire le proprie preparazioni con un tocco rustico e genuino.

Domande frequenti (FAQ)

La farina di farro contiene glutine?
Sì, ma in forma meno tenace. Non è adatta ai celiaci.

Posso usare la farina di farro nei dolci?
Assolutamente sì. È perfetta per torte rustiche, crostate e biscotti.

Come miglioro la lievitazione della farina di farro?
Puoi mescolarla con un po’ di farina manitoba o prolungare i tempi di lievitazione.

Si può usare la farina di farro per la pasta?
Sì, soprattutto nella versione dicocco, ottima per pasta fresca fatta in casa.

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